TRE milioni di euro. A tanto ammonta la sanzione comminata a Ryanair dall’ENAC, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile che, al termine delle opportune indagini compiute a seguito delle tantissime segnalazioni da parte degli utenti, ha accertato che la compagnia “...avrebbe privato dell’obbligatoria assistenza stabilita per Regolamento...” alcuni dei passeggeri coinvolti nelle cancellazioni dei voli a seguito dell’eruzione del vulkano islandese Eyjafjallajokull.  Eruzione che - detto per inciso - continua, e che pare potrebbe, sempre a causa delle ceneri trasportate dal vento, obbligare alla chiusura di diversi scali in Germania e Gran Bretagna nel corso dei prossimi giorni.

Non un evento isolato, ma ben 178 sarebbero stati i casi in cui la violazione delle norme si sarebbe fatta avvertire in maniera esagerata, a danno dei passeggeri. Tutti i casi sarebbero avvenuti tra i giorni sabato 17 e giovedì 22 aprile, giorni durante i quali la cancellazioni dei voli sono state più numerose a causa del blocco degli spazi aerei su quasi tutti i paesi europei.

L’ENAC ha motivato la sanzione sottolineando in modo particolare la mancata assistenza ai passeggeri rimasti a terra a Ciampino e consistente, come previsto dal Regolamento CE, nella fornitura di pasti, bevande e pernottamenti.  Infatti, in aerostazione, l’assistenza venne fornita da dall’ENAC stessa, dalla Protezione Civile e dalla società di gestione aeroportuale, la ADR.

Secondo l’ENAC, le altre compagnie aeree avrebbero invece fornito assistenza in modo attento e completo, evitando di abbandonare i passeggeri privati della possibilità di partire.

Questa sanzione pone in chiaro – una volta per tutte – come le compagnie debbano obbligatoriamente prestare la dovuta assistenza ai passeggeri quando le situazioni, anche se provocate da eventi naturali, imprevedibili e quindi “di forza maggiore”, concorrono a creare forte disagio ed impossibilità di fornire i previsti servizi di volo.

Sarebbe bene che ogni passeggero si presentasse in aeroporto conscio dei propri diritti, magari aiutato nel conoscerli dal proprio agente di viaggio che – al contrario – quando si parla di diritti del passeggero dimostra una così scarsa conoscenza della materia da risultare pressoché imbarazzante.

Vogliamo ricordare che il primo obbligo dell’imprenditore, anche se piccolo o piccolissimo, è quello di conoscere le norme che regolano il proprio settore, sia per se che per i propri partner, clienti e fornitori.

A questo proposito, AUTOTUTELA inizierà – a far data da settembre – un corso di formazione on-line sulla materia delle normative di Legge del settore del turismo e del trasporto. Chi fosse interessato potrà anticipare il proprio interesse scrivendo a  legale@a-autotutela.it  indicando nome e cognome, ragione sociale dell’agenzia, telefono e indirizzo di posta elettronica.