Arrabbiarsi sì, ma in manoera democratica senza fare troppe preferenze: ecco perché non ce l'ho (solo) con RyanAir.
La domanda che mi sento fare più spesso, in questi giorni, è: “Ma per quale motivo ce l’hai tanto con Ryanair?” e, a tutti, rispondo che si sbagliano, che io non ce l’ho assolutamente con Ryanair.
O, meglio, non ce l’ho “solo” con Ryanair ma con tutti coloro che sono convinti di poter fare ciò che vogliono, come e quando vogliono, fregandosene altamente del resto del mondo. Ed ecco che la rosa dei miei bersagli si amplia enormemente togliendo a Ryan O’Leary lo scettro del mio più grande nemico!
In realtà – lasciatemelo dire – ci sono nemici ben peggiori di O’Leary: lui, perlomeno, è stato chiaro fino dall’inizio dicendo che, di agenti di viaggio, non voleva sentirne neppure parlare. E tanto ha detto e tanto ha fatto che oggi, per gli AdV, la vita si è fatta parecchio dura, e altrettanto dura la battaglia: l’averlo portato allo show di Roma, alle accuse di pirateria verso le agenzie di viaggio online e non e persino a dare del “pirata” al Garante della Concorrenza, vuol solo dire che proprio qui, nella nostra piccola Italia, ha trovato pane per i suoi denti.
Quali sono i nemici peggiori? Innanzitutto gli abusivi, che considero alla stessa stregua delle sanguisughe: si sono attaccate al nostro comparto succhiando quei clienti convinti di risparmiare viaggiando con casalinghe o pseudo associazioni, con fotografi o pseudo consulenti di viaggio, a volte scontrandosi con mille problemi ma ormai persi nella convinzione che “le agenzie di viaggio costano troppo perché guadagnano un sacco di soldi”!
Subito dopo gli abusivi vengono quegli agenti di viaggio e tour operator che, agli abusivi, hanno tenuto e tengono il sacco! Quanti ne abbiamo beccati, nel corso degli anni… E quanti ne beccheremo ancora! E questi fanno il paio con i bidonisti, con quelli che imbrogliano i clienti o i fornitori, con quelli che sarebbe meglio vederli fuori dal nostro mondo piuttosto che dentro.
Poi ci sono alcuni dei “nostri migliori partner” quali vettori aerei, tour operator, alberghi e villaggi turistici, tutti sempre pronti a spendere belle parole facendosele ripagare con tagli di commissioni, aumenti immotivati di costi, atteggiamenti che definire tirannici è poco.
Ma, a loro parziale discolpa, bisogna dire che tra gli agenti di viaggio trovano sempre qualche alleato, qualcuno disposto a strisciare con la lingua per terra pur di soddisfare “i potenti”. In compenso ce ne sono invece tanti, di colleghi, che sopportano solo per poter lavorare, in quanto quei “potenti nostri migliori partner” hanno l’esclusiva su molti scali aeroportuali, cosicché diventa difficile non venderli, oppure adottano soluzioni ricattatorie per ottenere i loro scopi, soluzioni che costringono ad accettare le imposizioni.
E ce l’ho con alcune Istituzioni che non funzionano, che chiedono e prendono ma non restituiscono nulla in alcun modo, ce l’ho con tanti clienti irrispettosi del lavoro che chi siede ad una scrivania vorrebbe venisse almeno considerato, ce l’ho con chi dovrebbe vigilare nell’interesse degli onesti e che, invece, si fa i fatti suoi perché è più facile, più semplice.
Troppo? Può darsi, ma credo sia molto più democratico avercela su con tanti piuttosto che con uno solo…
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Sembra che premiare i più meritevoli sia diventato un concetto sbagliato, quasi una colpa, perché in un certo senso si "puniscono" le realtà che non riescono a far quadrare i conti.Una recente dichiarazione del Ministro del Turismo, Daniela Santanchè, rilasciata...