Presentato NTV Nuovo Trasporto Viaggiatori, nuova compagnia ferroviaria nata dall’iniziativa di più privati tra i quali Luca Cordero di Montezemolo e Diego Della Valle, oggi tocca a Mauro Moretti presentare  SIT – Solite Imbecillità Trenitalia – per ricordarci che la "sua" azienda mantiene i soliti atteggiamenti arroganti e idioti anche davanti alla concorrenza... Un po' come per rassicurarci che la tradizione non si dimentica mai!

 

La lettera che riportiamo ci giunge da Antonio Coppola, agente di viaggio milanese attento e poco disposto a tacere di fronte alle corbellerie che, quotidianamente, gli vengono propinate. Anche se a servirle è Trenitalia.

"Tre anni fa ci sono caduto come una pera cotta, così ho imparato la lezione: di cosa parlo? Del contratto Trenitalia: disdetto tre mesi fa, oggi mi scrivono per dirmi che lo prorogano al 31 marzo "...preghiamo restituire formato l'accettazione della proroga e riconfermare la copertura fidejussoria".

Ci sono o ci fanno? E non mi riferisco alla proroga (che di per se stessa è ridicola e testimone di un modo di pensare il lavoro) ma alla fidejussione: cosa vuol dire chiedere la riconferma? Non sanno - forse - che le fidejussioni sono a tempo indeterminato e perdono effetto solo quando il documento originale - che è sempre in possesso del beneficiario - non viene restituito alla banca?

E questa non è la notizia peggiore. Perché a febbraio Trenitalia si rifarà viva chiedendo una nuova fidejussione, proprio una nuova, da pagare ex-novo. E tratterrà la vecchia per almeno altri sei mesi "...per garantirsi che non restino in piedi vecchie pendenze" così da rendere impossibile chiedere alla banca il rimborso di qualche dodicesimo.

Che bello chiederci di buttare via cosi tanti soldi, tante risorse! Ma perché lo fanno? Per ignoranza? Per arroganza... supponenza? O per dimostrare la loro onnipotenza?

Ma questo è uno stato mentale che non appartiene solo alla "dirigenza" Trenitalia. Che dire delle problematiche con i vettori aerei? Prima le commissioni azzerate. Poi la preferenza al web. Ora gli ADM e le fee amministrative che vengono addebitate per ogni minima ca**ata…

E che dire dei T.O. che mantengono in piedi regole e condizioni che risalgono agli anni '70? E che, oggi, se ne vengono fuori con contratti dalle condizioni che - se non fosse che stiamo piangendo – sarebbero da ridere?

E i vari giornali di settore? Nelle loro pagine non ho mai visto dare risalto continuativo alle tante cose sbagliate del nostro settore. Ho letto, a posteriori, il nome dei partecipanti ad una tavola rotonda con i vettori organizzata da una "grossa" testata giornalistica: sapete chi vi partecipava? La nostra Alitalietta, poi Meridiana Fly, Neos e Vueling. Dall'altra parte, tre network: un tavolo straordinario per stabilire “la necessita di collaborare".  Che è sempre l'agiografia con cui si concludono gli incontri fra le parti.

Cari giornali, quand'è che deciderete di sollecitare e far uscire la voce della base (ovvero degli ADV)? Se la nostra categoria sparisce, chi leggerà più i vostri giornali? Che fine faranno le vostre testate con le relative entrate pubblicitarie?

I governi cadono grazie ai giornali. Anche voi, giornalisti di settore, potreste far cadere i pilastri d'argilla del nostro settore spingendo noi ADV a trasformarci in “massa” capace di respingere i soprusi (ignoranza, arroganza, supponenza, onnipotenza) diventando una vera controparte attiva. Basta volerlo."

Vogliamo commentare? Allora diciamo che dopo aver esercitato tutta la prepotenza possibile nei confronti di ArenaWays, costringendo la società al fallimento (fortunatamente recuperato) e dopo aver iniziato ad ostacolare anche l’avanzata della nuova compagnia privata di ITALO, Trenitalia riprende il suo tipico piglio da signore del castello per riproporre, ad ogni agente di viaggio, un diktat tanto odioso quanto imbecille. E a partorire questa pretesa forma di "sicurezza" che vuole la coesistenza di due garanzie fideiussorie (entrambe costose) non può che essere stato un vero imbecille, arrogante e ottuso. L’amministratore delegato? Il capo contabile? L'uomo delle pulizie? Mah, non si sa. Ciò che si sa è che sarebbe ora di dire BASTA. E sul fronte comunicazione, sarebbe bello, finalmente, vedere una stampa capace di schierarsi con le buone ragioni piuttosto che impegnata a lisciare il pelo agli inserzionisti. Abbiamo detto la nostra, ora tocca a voi.