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E SE LA I.A.T.A. GOVERNASSE IL MONDO?

L’Italia è cotta, lo dicono tutti. Lo dice Standard & Poor’s che ci ha declassati, lo dicono gli economisti, lo dicono i risultati delle borse e lo dice Confindustria. Il nostro governo nega dando la colpa ai media, disfattisti e sempre pronti a prendersela con i più bravi, l’opposizione non suggerisce rimedi ma insiste nel chiedere cambiamenti, Montezemolo cambia parrucchiere.

E per un’Italia cotta ci sono una Spagna ed un’Irlanda già rosolate a puntino, un Portogallo al dente e una povera Grecia ormai carbonizzata. In pratica, se Atene piange Sparta non ride… Ma di chi è la colpa di questo disastro?

Qualcuno dice dell’America, che ha finanziato l’impossibile creando una bolla speculativa che sta per inghiottire i soldi di tutti; qualcun altro dice della Cina, che producendo a costi impossibili grazie all’assenza di controlli e sindacati crea una concorrenza sleale nei confronti del mondo intero. E poi i cinesi si assomigliano tutti, e questo vorrà pur dire qualcosa... Qualcuno (da La Repubblica di oggi) dice che se il mondo intero andrà in default sarà proprio colpa dell’Italia e della sua classe politica inesistente, incapace e disonesta. Default… Default…

Questo termine, oggi più che mai ricorrente, mi colpisce: ne sento parlare al distributore di benzina tra un rabbocco da due litri e qualche contumelia per il continuo aumento del carburante, lo sento pronunciare – anche correttamente... – dai pensionati della bocciofila “Fausto Coppi”, lo pronunciano con aria grave le commesse del supermarket mentre fanno passare le offerte del 3x1. Default.

Fino a ieri lo conoscevano solo gli agenti di viaggio accreditati I.A.T.A. e lo pronunciavano con paura, sottovoce, quasi che solo a parlarne si scatenasse la più lorda delle iatture. Qualcuno, nel parlarne, si toccava… E allora ho pensato: “Ma se, a governare il mondo, ci fosse stata la I.A.T.A.?”

Pensate che meraviglia! Intanto il governo: massima libertà di eleggere al potere la sinistra o la destra, mangiabambini comunisti o affetti da priapismo destrorsi, concussori o concussi, palazzinari o quaquaraquà, purché portatori di congrua fideiussione bancaria!  In questo modo si sarebbe potuto rubare, far la cresta sui fondi per i terremoti o la scuola, mettersi in tasca i tesoretti o aumentare la paga ai portaborse portandola a 1.000.000 di euro all’anno… Chi se ne frega? C’è la fideiussione! Questa sarebbe vera democrazia!

Ma un’altra barriera sarebbe stata quella del punteggio. “Hai frequentato un master in economia? Sai cos’è Standard & Poor’s? (l’hanno chiesto all’On. Scilipoti, che ha dichiarato di non aver mai letto nulla di “suo”…) Se vuoi diventare ministro dell’istruzione mi sai dire la tabellina del 7?  No?"   E allora via con la frequentazione di un bel corso settimanale per politici, a step, col primo giorno di scuola dedicato alla la lezione completa sulla sanità, comprensiva di mascherina e nozioni di pronto soccorso, il secondo giorno tutti in giardino a far l’apprendistato per il ministero dell’agricoltura, a guardar crescere le margherite e a rompere le balle alla gallina per capir bene il mistero dell’uovo. E poi ancora un pranzo con Dellavalle e Marchionne per conoscere tutti i misteri dell’industria e una serata in compagnia delle ronde padane per sapere come comportarsi da ministro dell’interno. E non passerebbe sotto tono una lezione sull'uso del Viagra e del telefono, con precise istruzioni sull'uso dei codici più astrusi per contrastare le intercettazioni: "Stafaseferafa mifi fafarefeifi ufunafa befellafa gnofoccafa..."  Ed ecco, quindi, superato il problema dell’endemica ignoranza dei nostri politici, che fa chiedere da tutte le parti un governo tecnico. Ma arriviamo ai pagamenti…

E’ il 15 del mese. Le imprese aspettano i rimborsi dell’IVA o i pagamenti dalla pubblica amministrazione, i terremotati dell’Aquila devono ritirare i denari stanziati per la ricostruzione, gli ospedali vanno all’incasso dei quattrini necessari a curare i pazienti e le scuole devono prendere quanto necessario per mettere gli istituti in sicurezza. I soldi non ci sono?  Poche balle… O paghi o DEFAULT!  E ti tolgo le “piastrine” così la smetti di emettere BOT e CCT! E, comunque, c’è la fideiussione…

Ma prima della repressione, la prevenzione. Se il “mondo” fosse stato governato dalla I.A.T.A. avremmo avuto le verifiche finanziarie a tutelare gli umani!  “Italia, il tuo bilancio non ci piace! E’ vero che abbiamo in mano una fideiussione che ci garantisce i quattrini, è vero che hai pagato per far diventare colti e saputi i tuoi ministri, è vero che stabiliamo noi tutte le regole, ma non ci basta ancora… Da domani il tuo bilancio deve cambiare qui, qui, e ancora qui. E se non lo fai… DEFAULT!”  

Altro che Banca Centrale Europea, altro che G7, G8 o G40, altro che Angela Merkel o Carlà Brunì… Con la I.A.T.A.  le regole ci sarebbero, sarebbero forti, sarebbero ineludibili: o si obbedisce o si è in DEFAULT da un giorno all’altro senza tante balle, senza tanti tira e molla.

Il centro del nostro mondo non sarebbe più idealizzato nella rivoluzionaria e secessionista Padania o nella vulcanica e sarda Villa Certosa o, ancora, nel mitico regno del bunga-bunga, ma, bensì, nel romanissimo quartiere dell’EUR, in Viale di Val Fiorita 86.  E nessuno potrebbe pensare neppure lontanamente al chiedere favori ad un sindaco, a un faccendiere o ad un presidente qualunque: a vigilare sull’ordine del Paese e del mondo intero ci sarebbe solo il CEO di I.A.T.A., l’eccellentissimo ed altissimo Tony Tyler. Che non concede favori a nessuno, ovvio.

Quindi, cari agenti di viaggio, se volete un futuro ordinato e senza rischi mai preventivati, se volete che i vostri bambini crescano nel rispetto di regole vere – le Risoluzioni – piuttosto che di “leggi” delle quali tutti se ne fregano, se volete che la bilancia dei pagamenti mondiali venga regolata da un serissimo ed autorevole BSP piuttosto che dalle borse, alle prossime elezioni non votate i soliti noti ma votate IATA!  

L.C.

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