Ci sono giunte segnalazioni - da parte di ADV associate - relative a TRUFFE messe a segno da un'associazione a delinquere che, per ora, ha colpito in Emilia Romagna ed in Toscana e che si basano sull'utilizzo di carte di credito clonate per l'acquisto di biglietteria aerea (prevalentemente).

Questo il meccanismo: gli AdV vengono contattati, via mail e telefonicamente, da un distinto signore che si presenta come l'amministratore delegato di una notissima azienda (salumificio, produzione yacht di lusso, ristorazione, ecc.); il nome che viene fornito alle agenzie è esattamente quello del reale amministratore delegato di queste aziende e la mail proviene da un dominio identico (o quasi!) a quello del sito web delle aziende in questione.

Il falso amministratore delegato chiede l'emissione di biglietti (generalmente per il Sud America) a suo nome e fornisce il numero di una carta di credito (che poi risulterà clonata) e la copia di una carta di identità (falsa) che riporta le generalità dei veri amministratori delegati delle aziende in questione (ovviamente ignare di tutto ed estranee all'accaduto).

Poiché la richiesta di emissione dei biglietti viene effettuata a distanza ed il numero della carta di credito fornito telefonicamente o via mail, il codice della carta viene inserito dall'AdV nei vari sistemi di pagamento (POS o web) in modalità "manuale", pur senza avere fisicamente la carta in mano. Questa modalità molto utilizzata per gli acquisti di biglietteria aerea (o altri servizi) a distanza, è molto rischiosa quando NON usata in maniera corretta.

Le procedure stabilite dai fornitori del servizio di pagamento tramite carta di credito (Nexi, ecc.) prevedono infatti che, in caso di pagamenti "a distanza", l'esercente verifichi l'autenticità della carta e l'effettiva titolarità in capo a chi l'ha presentata, attraverso una telefonata (o altro mezzo indicato) al servizio clienti (di Nexi o altro gestore competente).

Se l'esercente (per qualsiasi motivo) omette di far validare la carta al gestore - assumendo quindi un comportamento non diligente - e la carta risulta poi clonata, il gestore chiederà la restituzione delle somme già accreditate direttamente all'esercente, responsabile per aver accettato carte di credito clonate e non verificate (anche senza sua colpa!).

Ad una delle agenzie truffate la Nexi ha chiesto la restituzione di ben 13.000 Euro e la necessaria denuncia penale verso ignoti NON aiuta, purtroppo, ad evitare la restituzione delle somme richieste. Siate quindi attenti e verificate scrupolosamente le condizioni generali di contratto che avete firmato per ottenere la concessione del servizio per i pagamenti con bancomat e carta di credito.

AIAV - Servizio Legale