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Si è tenuto ieri (6 febbraio) a Roma, presso il MiBACT, un tavolo programmatico voluto dalla Sottosegretaria Lorenza Bonaccorsi per fare il punto sul “Coronavirus” e sulle forti criticità per il nostro settore.

AIAV-CNA Turismo ha sottolineato che, come sempre accade in casi di calamità naturali o problemi di carattere sanitario a livello internazionale, le agenzie di viaggio sono il primo punto di riferimento dei consumatori per la gestione dei problemi legati ai viaggi ed ai trasporti, un presidio che si trova a gestire, spesso con poche risorse ed enormi difficoltà, ma sempre con professionalità e senso del dovere, l’improvvisa ed imponente ondata di cancellazioni di viaggi e pacchetti – cancellazioni spesso non giustificate – domande dei clienti, esigenze improrogabili legate ai viaggi di lavoro aziendali.

Oggi più che mai è quindi necessario che vengano fornite, a livello istituzionale, indicazioni precise e definite, regole valide su tutto il territorio nazionale, che possano consentire di fare chiarezza nei confronti dei consumatori, limitare i comportamenti ingiustificati e strutturare una linea di comportamento omogenea su tutto il territorio nazionale.

AIAV-CNA Turismo ha quindi chiesto che vengano fornite risposte precise e linee di indirizzo istituzionali con riferimento ai seguenti aspetti:

1) Definizione dello “sconsiglio
È necessario stabilire se i viaggi nella provincia cinese dell’Hubei e/o verso l’intera Repubblica Popolare Cinese siano o no tecnicamente “sconsigliati”.
Il termine “sconsiglio” ha infatti un significato tecnico ben preciso e rappresenta il più alto livello di “veto” applicabile ai cittadini italiani intenzionati a recarsi in un determinato luogo del mondo in cui, a causa di eventi naturali, socio politici o sanitari, potrebbero risultare pregiudicate la loro incolumità e sicurezza.
Ciò accadde, ad esempio, nel 2013, quando a causa degli eventi socio politici verificatisi in Egitto, la Farnesina “sconsigliò” i viaggi verso tale destinazione, con la conseguenza che tutti i pacchetti turistici organizzati e prenotati, poterono essere annullati e rimborsati senza penali.
Con riferimento alla situazione cinese, ad oggi, sul sito viaggiaresicuri.it, un comunicato del 31 gennaio 2020 “raccomanda di evitare tutti i viaggi nella provincia dell’Hubei...”.
Non uno sconsiglio formale, dunque, ma una “raccomandazione”, termine atecnico che non assume il significato di divieto e che genera confusione, in quanto se può apparire chiara l’indicazione di non programmare viaggi non ancora prenotati verso quella destinazione, nulla impone con riferimento a viaggi e trasferimenti già prenotati.

2) Limitazione geografica
Definito – o meno – lo sconsiglio, è di fondamentale importanza dare una precisa limitazione geografica al divieto.
Come già detto, il sito www.viaggiaresicuri.it raccomanda di evitare i viaggi nella provincia dell’Hubei e “consiglia di posticipare viaggi non necessari nel resto del Paese”.
Nuovamente, quindi, un’indicazione e non uno sconsiglio, dapprima formulato con riferimento alla sola provincia dell’Hubei e poi con riferimento all’intero Paese asiatico.
Anche in tale caso, la Farnesina dovrebbe chiarire in maniera definitiva se il divieto si riferisca ad una sola regione o all’intero Paese: sarebbe di grande aiuto per evitare cancellazioni inutili e frutto di valutazioni non fondate su fatti concreti, considerato anche il fatto che, ad oggi, sono stati cancellati tutti i voli da e per la Cina.

3) Limitazione temporale
È infine necessario dare una limitazione temporale a qualunque indicazione venga data.
Ad oggi, non vi sono indicazioni temporali con riferimento all’invito a non recarsi in Cina.
Pur comprendendo la difficoltà di prevedere un limite temporale di soluzione della crisi sanitaria, legata al coronavirus, sarebbe quanto mai opportuno sforzarsi di delimitare un periodo di tempo entro il quale circoscrivere l’avvertimento a non recarsi in Cina.
Ciò in quanto sta capitando che, nell’incertezza, vengano annullati pacchetti turistici in partenza ad agosto o a settembre 2020, con il timore che l’emergenza si prolunghi, ma con l’impossibilità, per gli operatori, di stabilire se tale annullamento sia “giustificato” e quindi sia dovuto il totale rimborso del pacchetto ai sensi dell’art. 41 del Codice del Turismo, oppure no e, di conseguenza, si debbano applicare le dovute penali alla cancellazione.

La Sottosegretaria Lorenza Bonaccorsi ha assicurato il massimo impegno del Ministero su questa situazione ed ha lanciato la proposta di istituire una sorta di “tavolo permanente” partecipato da tutte le sigle associative del turismo che si riunisca nel caso di particolari situazioni di crisi. È stata inoltre avanzata la proposta di costituire un “fondo” per sostenere le imprese che da queste crisi debbano subire particolari danni di carattere economico, ma – su questo argomento – si è solo accennato senza nulla ipotizzare.

A parere nostro, allo stato attuale e mancando totalmente linee guida istituzionali, i viaggi sull’intero territorio cinese sono da evitare nella maniera più assoluta e le eventuali cancellazioni – anche riferite a partenze lontane nel tempo – vanno accettate e rimborsate totalmente dall’organizzatore.

Al contrario, per le richieste di cancellazione su altre destinazioni – anche laddove si siano verificati casi sporadici di infezionele penali di cancellazione devono essere applicate non esistendo validi motivi contrattuali per agire in altro modo.

DATI SULLE CANCELLAZIONI DERIVANTI DA PAURA DA CORONAVIRUS
Rilevati su un campione di 300 agenzie di viaggio nei giorni 29/30/31 gennaio 2020

:: OUTGOING INDIVIDUALE - 9% del prenotato con partenza entro 28/02 – 7% del prenotato con partenza entro 30/03 – 3% del prenotato con partenza entro 30/06
:: OUTGOING GRUPPI – 4% del prenotato con partenza entro 28/02 – 2% del prenotato con partenza entro 30/03 – 0% del prenotato con partenza entro 30/06
:: OUTGOING GRUPPI SCOLASTICI – 14% del prenotato con partenza entro 28/02 – 12% del prenotato con partenza entro 30/03 – 11% del prenotato con partenza entro 30/06
:: INCOMING INDIVIDUALE - 4% del prenotato con arrivo entro 28/02 – 3% del prenotato con arrivo entro 30/03 – 0% del prenotato con partenza entro 30/06
:: INCOMING GRUPPI – 2% del prenotato con arrivo entro 28/02 – 2% del prenotato con arrivo entro 30/03 – 0% del prenotato con arrivo entro 30/06
:: INCOMING GRUPPI SCOLASTICI – 8% del prenotato con arrivo entro 28/02 – 7% del prenotato con arrivo entro 30/03 – 1% del prenotato con arrivo entro 30/06
SENTIMENT orientato alla cancellazione per le aree del sud est asiatico (Vietnam, Laos, Cambogia, Thailandia, ecc.) ma anche per altre aeree meno prossime alla Cina. I più propensi a cancellare sono i prossimi sposi che dovrebbero partire per la luna di miele entro la fine di marzo (è una data che viene considerata anche dalla restante clientela…). Tendenzialmente i clienti attendono di capire se il fenomeno si svilupperà o no, e – se sì – come.

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