Audizioni in videoconferenza nell'ambito dell'esame dell'atto del Governo n. 39 (Piano Strategico di sviluppo del turismo 2023-2027)
“Il Piano Strategico di sviluppo del Turismo per il quinquennio 2023-2027, predisposto dal Ministero del Turismo ed ora all’attenzione del Senato per l’approvazione, è ambizioso e coraggioso, poiché si sviluppa su linee precise e non trascura alcun aspetto della complessa industria del turismo. Nel contempo, ne individua criticità e punti di forza e pone le basi per ridurre le prime e rafforzare i secondi”.
Fulvio Avataneo, presidente dell’AIAV, non nasconde la sua soddisfazione a riguardo del Piano Strategico per il Turismo che traccia le linee guida per l’intero settore per i prossimi cinque anni.
Il Ministero ha elaborato il documento programmatico poggiandolo su cinque “pilastri”: la Governance, partecipativa a livello istituzionale; l’attenzione all’innovazione e alla digitalizzazione, reale motore di sviluppo, qualità e inclusione, basilari per una riqualificazione delle imprese, dei prodotti e dell’intero sistema, la formazione, argomento che sarà necessario porre tra le massime priorità del Governo e delle imprese e, infine, la sostenibilità, fattore indispensabile per implementare e incrementare i flussi turistici verso nuovi mercati fino ad ora trascurati.
“Non sarà certo una passeggiata” continua Fulvio Avataneo: “Gli obiettivi del Piano sono importanti e complessi e, per raggiungerli, sarà necessaria e fondamentale la collaborazione di Governo, Regioni, Comuni, Enti locali e rappresentanze di categoria, nessuna esclusa. Perché quegli obiettivi sono comuni a tutti. È vero che la pandemia ha creato un danno pressoché irreparabile al nostro settore e, in particolare, al comparto agenziale, ma stiamo dando prova di grande resistenza: alla fine del 2019, si contavano tra le 8.500 e le 9.000 agenzie di viaggio che nel corso del biennio 2020-2021 si sono ridotte di circa 3.000/3.500 unità, facendo presagire un crollo inarrestabile della distribuzione. Al contrario, oggi le agenzie si attestano nuovamente intorno agli 8.000 punti vendita, confermando il forte attaccamento ad un lavoro che rappresenta il punto fermo di milioni di italiani – privati, imprese ed Enti – che, per i loro viaggi di piacere o lavoro, richiedono la capacità, la professionalità e la sicurezza che solo l’agente di viaggio può mettere in campo quale valore aggiunto insostituibile all’industria del turismo”.
È però necessario che il Governo intervenga in modo sostanziale per sostenere le attività delle agenzie di viaggio che, nonostante le prospettive, si trovano oggi ad affrontare molte criticità quali gli aumenti delle utenze e dei costi di servizi e prodotti di prima necessità, con la conseguente riduzione della capacità di spesa del nostro connazionale, le difficoltà nel reperimento di personale qualificato, da adibire alle principali mansioni operative, gli innumerevoli ostacoli posti dal sistema bancario all’accesso al credito. Ma non solo. Pesano le gravi criticità e ritardi nella regolamentazione del turismo scolastico, la disomogeneità normativa a livello regionale, l’abusivismo, l’assenza di una più che necessaria semplificazione fiscale ed il ritardo nella tanto decantata innovazione digitale.
“Tutto vero, come è altrettanto vero che l’AIAV ha chiesto, nel corso dell’audizione senatoriale di ieri, 9 maggio, di lavorare insieme per dare risposte a queste criticità. Al Senato abbiamo proposto di inserire le spese sostenute dai consumatori per l’acquisto di pacchetti o servizi turistici, acquistati presso agenzie viaggio o tour operator, tra gli oneri da assoggettare a sgravio fiscale, considerando il “diritto alla vacanza” alla pari del “diritto alla salute”. Abbiamo chiesto l’istituzione di un tavolo di confronto col MiTur e col MIUR per provare a modificare il concetto di “alternanza scuola-lavoro”, attualmente in uso negli istituti scolastici, in un più attuale e utile “integrazione scuola-lavoro”, a vantaggio di imprese e studenti; parallelamente abbiamo chiesto che lo stesso tavolo possa definire un nuovo protocollo di collaborazione tra istituti scolastici e operatori del turismo, che risulti essere equo e coerente con i tempi e con le norme: vorremmo un capitolato d’oneri uniforme per tutti gli istituti scolastici, un sistema di pagamento che non risenta di eccessive dilazioni nei pagamenti, una burocrazia semplificata che non richieda altro se non la documentazione limitata ai requisiti richiesti per legge e nulla di più. E insistiamo affinché il turismo scolastico torni ad essere territorio riservato esclusivamente ad agenzie di viaggi e T.O. autorizzati”.
AIAV ha chiesto, ancora, l’armonizzazione delle norme regionali in materia turistica, per evitare che l’azione legislativa dello Stato risulti sproporzionatamente minimale rispetto a quella delle Regioni generando sempre maggiore confusione in un settore che, al contrario, necessita di punti fermi e chiari.
“Ma non è tutto”, termina Avataneo. “Abbiamo chiesto un forte impegno collettivo per contrastare l’abusivismo, forma di illegalità sempre più diffusa nel settore turistico, favorita dal web e dai social network. Queste pratiche penalizzano chi opera nel rispetto delle leggi e col possesso dei requisiti da queste stabilite: Direttore Tecnico, autorizzazione, polizza di Responsabilità Civile, copertura per insolvenza e/o fallimento. È però necessario che Istituzioni, consumatori e imprese possano contare su un data base aggiornato e completo, i cui dati siano disponibili a chiunque e in qualsiasi momento, senza limitazioni.
L'AIAV, nel 2018, ha creato Viaggiare senza problemi, piattaforma aperta ad agenzie e T.O., per raccogliere i dati relativi al possesso dei requisiti di legge necessari alla loro operatività. Una piattaforma che può risultare di grande vantaggio per tutti, in quanto la visualizzazione dei dati è libera, senza alcun vincolo o limite e, quindi, ci siamo dichiarati pronti a cederla al Ministero del Turismo, garantendone l’assistenza e manutenzione per i successivi due anni dal momento della cessione, il tutto sempre a titolo completamente gratuito”.
In pratica, c’è molto da fare, ma se ci saranno agenti di viaggio di buona volontà pronti a collaborare, l'AIAV non si tirerà certo indietro.
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