Il nostro articolo riguardante la VELTRA VIAGGI di Chivasso (TO) risale al 17 luglio u.s. e, in quell’occasione, mettevamo in guardia i clienti dell’agenzia in quanto avevamo la certezza che la stessa avrebbe presto chiuso i battenti e lasciato a piedi i clienti. Ieri, La Repubblica…   La Repubblica su VELTRA VIAGGI 

…ci da ragione, pubblicando un articolo sull’ennesima truffa perpetrata ai danni dei consumatori. Non è la prima, e non sarà certamente l’ultima, ma perché – ci chiediamo – le Istituzioni, anche quando sollecitate, se ne infischiano?  Nel pubblicare il nostro articolo abbiamo contestualmente allarmato il Comune di Chivasso e la Provincia di Torino affinché, servendosi della Polizia Provinciale e Municipale, operassero immediati controlli per evitare ciò che temevamo si verificasse.

E che si è, puntualmente, verificato.

La Repubblica parla di un danno di circa 16.500 euro. A noi risultano parecchi di più, come ci risulta che non si tratti del “buco” dell’ultimo momento ma, piuttosto, di una truffa attuata con metodo e premeditazione: la titolare, Monia Battaglia, era solita incassare i quattrini – acconti e saldi – rilasciando semplici ricevute staccate dal classico blocchetto “Buffetti” e raramente accompagnate da un regolare Contratto di Viaggio.

Inoltre, raramente i servizi risultavano prenotati: falsi biglietti aerei, falsi voucher alberghieri, falsi voucher di noleggio auto, falsi documenti. Il tutto realizzato con il classico “copia e incolla” neppure di gran qualità.

Nei prossimi giorni chiederemo agli Enti preposti alla vigilanza il motivo per cui, seppure richiamati ad un immediato controllo, hanno lasciato che la VELTRA VIAGGI continuasse nella sua azione. E chiederemo alla Regione Piemonte il motivo per cui, seppure davanti a situazioni che richiederebbero azioni ben diverse, la stessa abbia da poco stabilito l’inutilità delle fidejussioni a garanzia dei consumatori.