Che MSC fosse interessata a governare una fetta della distribuzione – per l’esattezza quella rappresentata dalle agenzie Blu Vacanze e Vivere & Viaggiare by Cisalpina, proprietà di Blu Holding S.p.A. – era cosa risaputa, come risapute erano le motivazioni riconducenti a UniCredit. L’unico dubbio erano i tempi, ma già a settembre avevamo anticipato che non sarebbero stati lunghi, vista la messa in liquidazione della holding e la prevedibilità dei passi successivi.  Bollettino AGCM 39-2011 del 17-10-2011  Vedere Pag. 96.

Oggi il passaggio è quasi completato: la società che traghetterà le agenzie in pancia a MSC è stata costituita e presentata al Garante per le operazioni connesse all’antitrust unitamente ad un’accenno al piano di risanamento aziendale, piano di risanamento che non sarà comunque facile neppure con due soci del calibro – appunto – di MSC e di UniCredit, rispettivamente al 51% 2 al 49%, per via del fortissimo indebitamento della cedente.

I dubbi nascono ora sulle politiche commerciali che verranno definite  e che le agenzie si troveranno – nel bene o nel male – a dover subire.  Quando, ieri, abbiamo descritto la posizione assunta verso il prodotto di Costa Crociere, abbiamo semplicemente trasferito all’intera platea agenziale i dubbi sorti nei primi colleghi che si sono trovati a dover considerare gli effetti di queste decisioni. E questo porta ad una domanda che, in questi anni così fortemente caratterizzati dal peso delle reti, è più che lecita: fino a che punto può e deve pesare la linea commerciale del network sulle agenzie?  E, ancora di più, come avere la certezza che le scelte commerciali nascano dagli obblighi di creare reddito agli agenti piuttosto che dall’opportunità di far la stessa cosa ma ad esclusivo beneficio della “casa madre”?

Il turismo, come ogni altro settore, sta vivendo un profondo, radicale cambiamento che vedrà sicuramente una contrapposizione di poli sempre più importanti, sempre più dimensionati; poli che assumeranno l’onere di condurre i punti vendita aggregati su linee sempre più nette e delineate.  Probabilmente verrà a cadere la propensione a scegliere “il prodotto giusto” per il cliente, che verrà superata dall’obbligo – tanto per la sopravvivenza commerciale che per rispetto degli ordini di scuderia – di indirizzare la scelta sul prodotto capace di dare maggior reddito.

Ora che il nodo MSC-BH è stato sciolto, restiamo alla finestra a guardare cosa succederà tra un’altra grande rete che spera di venir “inglobata” nell'altro importante polo costituito dall’accoppiata Costa Crociere-Alpitour  e dalle agenzie del gruppo Welcome, altra operazione capace di determinare nuovi e pesanti spostamenti di interesse e denaro all’interno della filiera.  Anche qui ci sono novità, ma è presto per parlarne…