Proverbi 317Che il presidente Jacopo De Ria stia tentando di vivacizzare una Fiavet incartapecorita e incline alla conservazione piuttosto che all’innovazione è cosa visibile, e lo dimostra l’iniziativa di avviare un’azione legale nei confronti di Lufthansa, rea di aver deciso di azzerare le commissioni agli agenti di viaggio. E’ un atto di coraggio, certamente, ma ci chiediamo il motivo della scelta del momento: perché oggi, quando il sistema di rapporto agenti > vettori è ormai così tanto deteriorato da rendere persino patetico qualsiasi tentativo di ristabilire equilibrio?

Questa azione andava portata al cuore del sistema del trasporto aereo quando si avevano ancora possibilità di riuscita, e non certo adesso con i vettori che fanno il bello e il cattivo tempo, con la IATA che progetta di imporre il pagamento ravvicinato del BSP, con il sistema NDC che bussa alle porte pronto a sgomitare per azzerare le prerogative dei GDS e della distribuzione.

Questa azione andava avanzata nei primi anni del nuovo millennio, quando l’Alitalia – per prima – decise di “tagliare” drasticamente le commissioni portandoci alla miseria odierna, e ancor di più quando le compagnie statunitensi American Airlines e Delta le cancellarono del tutto, arrivando a quello ZERO che oggi troviamo nella colonna dei nostri guadagli del BSP. Quello era il momento.

Ma la Fiavet non c’era. O meglio… C’era ma teneva aperto il sacco della “collaborazione” ai vettori rifiutandosi di partecipare ad ogni azione (anche di semplice disturbo) forse per evitare di inimicarsi i “partner”.

Fu la allora “Autotutela” (oggi AIAV) l’unica associazione ad agire contro le compagnie, la sola a decidere di sostenere le azioni in giudizio contro l’azzeramento delle commissioni. Autotutela chiese aiuto e collaborazione alle altre associazioni (Fiavet, Assoviaggi e Assotravel) ma queste rifiutarono criticando e irridendo.

Le azioni contro American Airlines e Delta portarono alla condanna dei vettori in due diversi tribunali, in Sicilia e in Abruzzo, condanne che stabilirono che la cosiddetta “equa remunerazione” per l’AdV dovesse essere fissata al 12% sull’intero valore del biglietto (tariffa + tasse) oltre ad una indennità per maneggio denaro pari al 3%. Le azioni furono promosse dalla “Scuto Viaggi” di Dario Scuto, Catania, e dalla “Sublimondo Viaggi” di Franca Sciarrone, Pescara, e furono seguite dall’avvocato Camillo Il Grande.

Una vittoria per la categoria? No, una sconfitta, piuttosto. Furono sentenze che evidenziarono come le associazioni di categoria storiche fossero troppo “connesse” col sistema per potersi concedere il lusso di reagire, preferendo seppellire le più che giuste aspettative degli agenti di viaggio che dichiaravano di voler rappresentare piuttosto che rischiare fratture con i veri padroni del gioco.

Fu una sconfitta anche per altri motivi: gli agenti di viaggio preferirono evitare di avviare azioni legali anche se le sentenze dimostravano che era possibile vincere, e la stampa di settore – come oggi – preferì buttare nel dimenticatoio la questione per evitare di dar risalto ad Autotutela, l’unica associazione che anche in quel frangente, e da sola come sempre, preferì mettersi in gioco (rischiando) piuttosto che tacere.

Oggi torniamo sull’argomento “commissioni” quando gli agenti non ci pensano neppure più, quindi non per motivi di diritto o orgoglio, ma per smuovere un po’ le acque troppo ferme nelle quali la Fiavet pare trovarsi decisamente bene.

Resta il fatto che le sentenze contro AA e DL risalgono al 2005 e al 2009, e sono sentenze che (allora) regalavano agli AdV la possibilità di riscattarsi dal silenzio e dall’immobilismo; qualsiasi sentenza la Fiavet oggi possa portare a casa avrà l’odore della muffa e della paura di quegli anni in cui si preferì sostenere la IATA, le compagnie aeree e gli interessi privati di qualcuno piuttosto che lavorare per i più giusti interessi di tutti.

Comunque faccio un grande “in bocca al lupo” ai legali della Fiavet che, semplicemente usando le memorie e gli atti scritti da Autotutela dieci anni fa, potranno portare a casa una facilissima vittoria. Sempre che non vogliano perdere…  

Fabio Gallo