Due compagnie aeree – Spanair e Malev – fallite in una sola settimana, altre due già cotte a puntino per il Tribunale Fallimentare appese al filo rappresentato da un’operazione di “salvataggio” da parte di altra compagnia che, nonostante sia sorta – o risorta – grazie a denaro pubblico da soli tre anni, dimostra di non aver ancora le carte in regola per competere su un mercato sempre più agguerrito.

E, aggiungiamo, se il salvataggio di Blu Panorama  e Wind Jet dovesse avvenire grazie a questa formula, dovremmo pensare che l’Autorità Garante della Concorrenza non abbia ben chiaro il concetto di “azzeramento della concorrenza” a totale discapito del consumatore.

Comunque, premesse a parte, ciò che più ci preme sottolineare è che, in queste vicende, non risulta per nulla chiaro il ruolo che diverse sigle espletano, o dovrebbero espletare: ci riferiamo soprattutto  alla I.A.T.A. e all’ENAC, entrambe chiamate a vigilare sulla capacità di operare di ogni vettore, con questo riferendoci anche alla capacità finanziaria ed economica.

Sia per Spanair che per Malev, è fuori da ogni dubbio che la I.A.T.A. non ha vigilato, evitando di porre le compagnie sotto la medesima lente d’ingrandimento che utilizza per le agenzie di viaggio al fine di tutelare gli interessi dei vettori.  E l’interesse dei viaggiatori, dove lo mettiamo? E quello dei tour operator e degli agenti di viaggio? Forse che i soldi di questi ultimi valgono meno di quelli delle compagnie aeree?

In questi giorni è passata alla Camera dei Deputati la norma che attribuisce precise responsabilità al Magistrato che, sbagliando o comportandosi con leggerezza, causa un danno ad una delle parti interessate.  Secondo noi, la I.A.T.A. – in questi casi – deve tassativamente essere chiamata quale parte in causa in tutte le vicende che coinvolgono passeggeri lasciati a terra da compagnie aeree “improvvisamente” fallite.

La I.A.T.A. ha il DOVERE di vigilare e, quando necessario, sospendere dal BSP le compagnie prive dei necessari requisiti economico-finanziari DOVUTI al mercato. E la stessa cosa vale per l’ENAC, rappresentante lo Stato per quanto riguardante il trasporto aereo civile.  Sul suo sito web si legge : “L'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile, unica Autorità di regolazione tecnica, certificazione, vigilanza e controllo nel settore dell'aviazione civile in Italia, è stato istituito il 25 luglio 1997 con Decreto Legislativo n. 250/97. L'Enac si occupa dei molteplici aspetti della regolazione dell'aviazione civile, del controllo e vigilanza sull'applicazione delle norme adottate, della disciplina degli aspetti amministrativo-economici del sistema del trasporto aereo.”

Non è una nostra invenzione: l’ENAC  DEVE vigilare e disciplinare – anche sanzionando o sospendendo – sulle attività dei vettori, soprattutto quando queste possono danneggiare il mercato.

Allora, vogliamo chiedere a questi due Enti di 1) rispondere alle domande che il mercato si pone sui loro ruoli 2) lavorare nell’interesse del mercato ?? 

AUTOTUTELA scriverà oggi loro due lettere rendendone copia ai Ministeri di competenza, invitando gli interessati a farsi carico dei compiti loro assegnati e di svolgerli nell’interesse della comunità e non in maniera tale da rendere un interesse solo ad una parte, per di più a quella colpevole.

Ci auguriamo che i Ministri di questo Governo tecnico, che pare voler innanzitutto creare un modello di lavoro e di governo “etico ed equo”, vorrà fare ciò che è giusto. Nulla di più, solo ciò che è giusto.