Dopo Agenzie per Viaggiare e Arcadelphi, oggi tocca a FREETUR & TRAVEL, gruppo di agenzie distribuito da nord a sud, da est a ovest.  Nata nel 2004, questa rete si propone sostanzialmente con due formule di affiliazione – entrambe disponibili con o senza arredi e hardware – una delle quali destinata ad affiliati dotati di propria licenza e un’altra riservata a chi preferisce avviare l’attività sotto la licenza del franchisor; la durata contrattuale è, per entrambe le tipologie, di 5 anni.

I costi vanno dai 14.000 euro della  formula “indipendente” ai 18.000 per quella “con licenza”; per entrambe le formule il pagamento del corrispettivo è comprensivo di arredamento completo, computer per due postazioni e di tutto il software necessario, incluso il gestionale.  Non vengono richieste royaltyes:   all’affiliato vengono esclusivamente addebitati i costi relativi a quanto obbligatorio per Legge (polizze assicurative, fidejussioni quando richieste, CCIAA, DPS, ecc. ecc.) ed un contributo per le spese amministrative di 12 euro al mese relativo ad eventuali costi bancari o altro del genere.

Viene fornita la biglietteria I.A.T.A. gravata da una fee di 1 euro al giorno (escluse domeniche e festività) indipendentemente dal numero di biglietti emessi;  il GDS  (Sabre o Amadeus) viene fornito gratuitamente a condizione venga coperto un minimo di 30 segmenti/mese. I segmenti successivi ai primi 30 vengono pagati all’affiliato a fine anno.  Interessante il piano formativo che, oltre alla formazione pre-apertura da effettuarsi presso la sede del network, si avvale di una propria piattaforma di e-learning dotata di numerosissimi corsi (geografia, amministrazione, biglietteria, psicologia delle vendite, ecc. ecc.), alquanto completa e in grado di condurre l'affiliato fino all'eventuale esame per la Direzione Tecnica qualora lo volesse sostenere.

Questo è quanto emerge dalla contrattualistica mentre il risultato che viene fuori dalle 15 domande poste agli affiliati intervistati porta a disegnare una rete sostanzialmente corretta, che prima di far sottoscrivere il contratto di affiliazione concede i giusti tempi e fornisce le necessarie informazioni e che, dopo la firma, mantiene quanto promesso in fase pre-contrattuale.

L’assistenza post start-up è considerata unanimemente positiva e l’organizzazione della rete è votata tra “buona” e “ottima”, anche se viene riscontrata una certa mancanza di flessibilità di fronte ad alcuni aspetti del lavoro.

Considerata piuttosto “stretta” la rosa dei fornitori di 1° livello dai quali gli affiliati traggono commissioni oscillanti tra il 11 e il 18% senza alcuna decurtazione commissionale: gli affiliati li ritengono validi sia per prodotto che per servizio, ma lamentano una carenza nell’assenza di un paio di brand altisonanti o nello scarso numero di operatori del sud del Paese.  Maggiore il numero dei T.O. di 2° livello – anche questi ritenuti validi –-  sui quali la casa madre applica una trattenuta commissionale pari all’uno per cento.

Ritenuti buoni i servizi, soprattutto quelli legali, e ottima l’assistenza che la rete fornisce davanti a qualsiasi difficoltà l’affiliato incontri.  Una pecca segnalata da sette dei quindici intervistati e il booking dedicato agli affiliati, ritenuto troppo sbrigativo e brusco.

In definitiva un network corretto, con servizi onesti ed una buona assistenza ai propri affiliati. Costi più che ragionevoli e, cosa importante, pressoché nulle le lagnanze, che non è poco.  Nell’esaminare la documentazione richiesta agli Enti pubblici è emersa una lite giudiziaria con la AGCM per una sanzione piuttosto importante comminata al network per non aver precisato alcuni aspetti contrattuali sulla propria pubblicità web (la dicitura “oltre ad IVA” non era presente su tutte le pagine del sito, il meccanismo di pagamento del CRS non era precisato, non era espresso il costo del canone di aggiornamento del software gestionale).  Il network ha comunque presentato ricorso.