bandiera-egitto 317Quando - prima nel 2013 e, successivamente, quest'anno - la Farnesina decretò lo "sconsiglio" sull'Egitto inCludendo i resort del Mar Rosso, i tour operator decisero di rimborsare i clienti impossibilitati a partire escludendo, però, dal rimborso, le quote di iscrizione e, in alcuni casi, le polizze assicurative incluse nel pacchetto.

Ci dichiarammo immediatamente contrari ad una indebita trattenuta che, indiscutibilmente, minava il rapporto di fiducia tra consumatori e filiera, ma - soprattutto - tra i viaggiatori e gli agenti di viaggio, i primi a dover sostenere l'impatto dei reclami. Molti tour operator (e anche alcuni agenti di viaggio...) ci derisero e ci tacciarono d'essere i "soliti sobillatori", ma nonostante ciò e nonostante nessun'altra Associazione di Categoria assumesse provvedimenti adeguati, decidemmo di trasferire alla Magistratura e al Garante il compito di valutare la situazione.

Da allora è passato parecchio tempo durante il quale diversi T.O., adottando il dovuto giudizio, hanno rimborsato i clienti dai quali avevamo avuto mandato, altri sono stati condannati in più sedi Giudiziarie e tutti, con oggi, possono aver ben chiara la situazione passata e futura: al consumatore che non possa partire per motivi indipendenti dalla sua volonta si deve restituire L'INTERA SOMMA VERSATA, nulla escluso. Con questa decisione il Garante segna un punto importantissimo per il futuro, e ci auguriamo che questo valga a spronare TUTTI gli agenti di viaggio a tutelare sempre e comunque il cliente, anche se questo vuol dire "discutere" con i nostri fornitori.

COMUNICATO STAMPA AGCM

RIMBORSI VIAGGI IN EGITTO, IMPEGNI E SANZIONI - A conclusione di 12 istruttorie avviate nei confronti di 14 tour operator italiani (uno con doppia società e un altro con doppio marchio), l’Autorità Antitrust ha accettato gli impegni di 6 operatori per rimborsare i viaggi in Egitto, a suo tempo annullati dopo l’invito del Ministero degli Esteri a non recarsi in quel Paese a causa delle tensioni politiche e sociali, diffuso nell’agosto 2013 e fino a giugno scorso. Negli altri casi, l’Agcm ha accertato infrazioni (pratiche commerciali aggressive o scorrette) e irrogato sanzioni pecuniarie amministrative, tra cui 150miula euro alla società Phone&Go.

Sulla base delle segnalazioni di numerosi consumatori e associazioni di consumatori, l’Antitrust aveva aperto le istruttorie sui pacchetti turistici di Alpitour, Veratour, Going con Bluvacanze, Eden, Phone&Go, Swantour, Marevero (di Damare S.r.l. e Liberi Tutti Travel S.r.l.), Settemari, I Viaggi di Atlantide (di Impresa Viaggi Sea Line S.r.l), I Viaggi del Turchese, Brixia Tour Operator (di Savio Nicola & Co. S.a.s), Amico Tour Resort Travel (di Maurizio Pellucchi). La prima contestazione ha riguardato il mancato rimborso da parte degli operatori turistici, al momento dell’annullamento del viaggio, dell’intero prezzo corrisposto dai clienti, accompagnato dalla mancata proposta di mete alternative alle stesse condizioni di prezzo. Il secondo profilo attiene alle modalità di promozione di pacchetti turistici tramite i siti Internet degli operatori, caratterizzate da rilevanti carenze informative sulle condizioni socio-politiche in cui versava l’Egitto in quel periodo.

Sei delle 12 istruttorie si sono concluse con l’accettazione degli impegni: Alpitour, Veratour, Swantour, Going/Bluvacanze, Settemari e Amico Tour Resort Travel si sono vincolati così a restituire ai clienti le somme trattenute a seguito dell’annullamento dei viaggi in Egitto; a informare in futuro, tramite il proprio sito internet, di eventuali controindicazioni per le destinazioni oggetto dei pacchetti turistici pubblicizzati; e infine, a inserire sul sito e nei cataloghi cartacei la previsione del rimborso integrale del prezzo, versato per il pacchetto turistico, in caso di annullamento del viaggio per causa non imputabile al consumatore.

Nei confronti di Eden, Phone&Go, Marevero, I Viaggi di Atlantide, I Viaggi del Turchese e Brixia Tour Operator, le istruttorie si sono concluse invece con l’accertamento dell’infrazione e l’irrogazione di sanzioni amministrative. In particolare, l'Antitrust ha giudicato una pratica commerciale aggressiva la condotta tenuta dagli operatori che, a seguito dell’annullamento dei viaggi in Egitto, avevano trattenuto parte delle somme versate dai turisti; nonché una pratica commerciale scorretta la mancata informativa - nei siti Internet dei tour operator - sullo stato socio-politico di quel Paese, la cui conoscenza è stata considerata essenziale ai fini di una decisione consapevole e avveduta dei consumatori.