Torino ringrazia la band irlandese per avergli regalato una serata emozionante e bellissima, scandita dalle note dei brani più famosi e degli inediti, quali For Your Love North Star e Flowering rose af Glastonbury.  Ringrazia per la simpatia e la correttezza di Bono Vox, Larry Mullen, Adam Clyton e The Edge che hanno saputo creare un rapporto magico con la città e con i cittadini. E ringraziano anche gli albergatori...

   Che dire… Grazie.  Una serata splendida, educata, vibrante, emozionante.  Una città che si è preparata per una settimana all’incontro con questo gruppo tanto capace quanto impegnato, capace nell’essere musicante ed impegnato a cantare ispirandosi a personaggi quali Desmond Tutu, Aung San Suu Kyi e Martin Luther King.  Una città che ha fatto incrociare fan di tutto il mondo accomunati non, come spesso accade, da stupida rivalità sportiva, ma dall’amore per la buona musica.

Grazie per la simpatia dimostrata da Bono & Co. nell’arrivare con 80 pizze da offrire a quegli appassionati che, più appassionati di altri, se ne stavano di notte, fuori dallo stadio Comunale dove si svolgevano le prove, ad ascoltare quelle note poi meglio gustate il venerdì sera durante il concerto.  Mai pizza fu più buona…

Grazie al signor Giorgio Briano, pensionato di 67 anni che ha scoperto il rock dal suo balcone di casa affacciato sullo Stadio, durante le prove dei musicisti: una sua simpatica lettera con la quale “dichiarava” questa sua nuova passione appena scoperta gli ha valso un invito ad assistere al concerto in tribuna.  Grazie perché questa sua dichiarazione d’amore tardivo ha fatto da giusto contrappeso alle multe comminate dai vigili urbani alla band: disturbo della quiete pubblica per aver suonato oltre le 23:00…

E – turisticamente parlando – grazie per aver fatto lavorare circa 900 persone al soldo del promoter dell’evento e per aver fatto giungere a Torino 20.000 spettatori non residenti in Piemonte, 3.500 dei quali stranieri.  E, ancor di più, grazie per aver riportato il coefficiente di riempimento alberghiero all’80-90%, pari – più o meno – a quello registrato nel periodo di ostensione della Sindone. Infatti, i fan di Bono hanno prenotato per 3/4 giorni, portando - oltre che buona musica - anche ottimo business.

 Peccato che l’amministrazione comunale non abbia brillato per collaborazione e sostegno: mentre il Sindaco Chiamparino e i suoi collaboratori si sono dimostrati attenti e partecipi, alcuni amministratori del Comune hanno opposto una sorta di “resistenza passiva” a questo fenomenale evento, dilatando ogni tempo necessario ad agevolare i lavori organizzativi e facendosi notare per l’uso più inetto ed ottuso della seppur necessaria burocrazia. Peccato.

L’Italia ha bisogno di eventi che la facciano apprezzare non solo per i suoi monumenti, i suoi musei, le sue città ricche di storia e tradizioni.  L’Italia è e vuole essere una delle capitali mondiali anche per quanto riguarda la musica, la cultura, le fiere e gli eventi. E per riuscire è necessario darsi una mossa,  innanzitutto riconsiderando le sempre più scoordinate attività promozionali delle varie ATL, dalle quali sono sempre assenti i veri professionisti del turismo.

A questo proposito ricordiamo al Ministro M.V. Brambilla che il suo dicastero potrebbe disporre – volendolo – di una rete incredibilmente capillare e professionale da sostituire alle fumose e costose ATL: le agenzie di viaggio. Presenti sull’intero Paese con agenti capaci e profondi conoscitori del territorio e delle possibilità da offrire, potrebbero certamente collaborare a migliorare sensibilmente la vicinanza al turista,  assicurando un servizio di alta qualità. Inoltre si risparmierebbero i soldi dei contribuenti e si svilupperebbe un’onda positiva sia in termini di marketing che di occupazione. Ministro, perche non pensare anche agli umani, oltre che ai cani?