uno-contro-tutti 317Ieri – 10 giugno 1940 – la chiamata “alle armi” contro Gran Bretagna e Francia era per tutti i cittadini italiani, definiti da Mussolini “combattenti”.  Oggi potrebbero essere diversi i destinatari della “dichiarazione di guerra” così come i cooptati alla battaglia, ma l’incipit “…di terra, di mare e dell’aria…” calza proprio bene!

Diciamocelo… Oggi gli agenti di viaggio sono in guerra. Sono in guerra in terra, contro leggi che favoriscono l’abusivismo e penalizzano i micro-imprenditori, contro vettori ferroviari che ritengono di essere troppo forti mentre corrono su rotaie d’argilla, contro T.O. che predicano bene e razzolano malissimo, contro clienti intossicati dal web che vedono (spesso), nell’agente di viaggio, un grassatore più che un lavoratore stressato e sottopagato quale, in realtà, è.

Sono in guerra in mare, contro compagnie croceristiche sempre più convinte sia logico e giusto proporre crociere settimanali al costo di un chilo di zucchine lasciando poi al “bordo” il compito di pelare le “zucche” – i passeggeri – facendo loro pagare l’acqua minerale al prezzo del Barolo, e il Tavernello al prezzo della “Veuve Clicquot Cave Privée 1980”; sono in guerra contro compagnie che ritengono giusto pagare commissioni sempre più basse e – mai paghe – adoperarsi per “scippare” i clienti agenziali con trucchi che neppure nei quartieri spagnoli napoletani saprebbero inventare. E sono in guerra contro più o meno tutte le compagnie di traghetti che usano due pesi e due misure, una per i polli vestiti da passeggeri, e l’altra per i polli vestiti da agenti di viaggio.

E, ancora, sono in guerra nei cieli, contro compagnie aeree che si inventano balzelli utili a coprire le loro incapacità manageriali e che non badano se, facendolo, creano maggiori costi e difficoltà a passeggeri e a intere categorie di lavoratori; sono in guerra contro una IATA sempre complice e sempre pronta a disattendere al proprio ruolo per trasformarsi in “fiancheggiatrice” dei meno corretti, e sono in guerra contro regole unilateralmente stabilite da soggetti che impongono penali se si sbaglia una lettera in un nome ma che si lagnano se vengono presi a non pagare contributi per milioni di euro!

Anche i nemici non sono poi cambiati molto… La Germania di ieri – prima amica e poi dispensatrice di legnate – non mi pare molto diversa da quella odierna della Merkel e della Lufthansa, amici e alleati a parole ma pronti a farci un “paiolo così” nei fatti.

Poi gli americani – prima nemici e poi salvatori della Patria – che ci hanno liberati per poterci far godere dei servizi di Expedia.com, di Booking.com e di ogni altro venditore online che, oggi, ci riempie di lividi.

E guardando aldilà del mare vediamo la Libia, la Somalia, l’Albania e altri Paesi dai quali – dopo un breve periodo in cui abbiamo creduto di poter creare un impero – abbiamo nuovamente preso legnate. E ancora continuiamo a prenderle oggi, seppure in altri modi.

Fortunatamente gli agenti di viaggio hanno la pelle dura e non perdono la bussola, e – magari aiutati dalla fortuna o dal fatto che qualcuno che lavora per loro si trova sempre – tanti di loro se la cavano, diventando moderni reduci in servizio permanente effettivo.  GUARDA IL FILMATO...

Fabio GALLO