“Fin che la barca va, lasciala andare…” Cantava così la Orietta Berti del 1970, e la sua canzone – in questa stagione caratterizzata da una paurosa calma piatta – è quanto mai attuale: infatti le uniche cose che si muovono sono le “barche” delle compagnie crocieristiche che, uniche realtà attive, continuano a tirar su prenotazioni al contrario di altri prodotti. Ma qual è la compagnia preferita dagli agenti di viaggio e dai loro clienti?
Costa Crociere, MSC e Royal Caribbean, tre storie diverse, tre modi diversi di concepire le navi e il mercato, tre diversi approcci col trade. Tre compagnie - le principali - che si contendono il mercato italiano.
Costa Crociere è sicuramente “la più amata dagli italiani”, un amore ampiamente dimostrato anche e soprattutto dopo l’incidente della Concordia, con prenotazioni che hanno fatto segnare il passo per un breve lasso di tempo ma che hanno ritrovato un incredibile slancio nell’arco di un paio di mesi. La storia di Costa Crociere nasce nell’immediato dopoguerra, ed è una storia fatta di passione per il mare e di gran fiuto imprenditoriale, un mix che la porta a diventare la più importante compagnia di navigazione italiana. E’ sicuramente la compagnia più determinata nel perseguimento degli obiettivi, tanto da non lasciare alcuno spazio all’improvvisazione: un “commerciale” forte ed elegante, un’amministrazione attenta, un management d’alto livello. Americana nei modi ma italiana nell’appeal.
MSC arriva sulla scena ben dopo, grazie ad una scelta attenta di Gianluigi Aponte, armatore fortemente posizionato nel trasporto merci che, nel 1987, acquista la società Starlauro segnando l’inizio della sua avventura nel mercato crocieristico. Vanta una flotta moderna ed elegante ed una programmazione interessante. A detta degli ADV il suo approccio commerciale è molto più “all’italiana” di quello di Costa: molta fantasia, molta “elasticità tariffaria” e molta voglia di vendere, elemento che – a volte – genera una certa confusione in termini di prezzi rivolti al consumatore finale. MSC è tutta italiana (tranne la sede, prudenzialmente collocata in Svizzera, che non si sa mai...) e vuole che questo sia ben chiaro a tutti: pummarola e mandolino? Si, ma con simpatia...
Royal Caribbean è - per il mercato italiano - l’ultima arrivata, nonostante sia forse la compagnia alla quale si guarda con maggior attenzione: flotta splendida, staff giovane e fortemente motivato, management di alto livello e una incredibile voglia di prendersi la giusta fetta di successo! Da pochi anni ha iniziato a “combattere” nel Mediterraneo, e nonostante sia (forse) penalizzata dal “non essere italiana”, il suo servizio a bordo è eccellente, e i crocieristi italiani stanno dimostrandole l’attenzione che merita. Anche le agenzie di viaggio, sempre restie a proporre qualsiasi cosa pecchi di scarsa italianità (sono sempre convinti che i clienti siano rimasti indietro...), oggi guardano a Royal Caribbean con molta simpatia, e siamo certi che da lei arriveranno sorprese a go-go.
Tutto bene, tutte belle e brave, tutte agguerrite. Ma quale delle tre è la reale preferita dagli agenti di viaggio italiani? E perché? Quale di queste risulta la più facile da consigliare e da vendere?