“INNOVAZIONE DELLA RETE DISTRIBUTIVA TURISTICA: POSSIBILE?”  Il tema è intrigante: è ancora possibile, soprattutto alla luce degli enormi cambiamenti avvenuti nel settore nel corso degli ultimi anni e, ancora più, negli ultimi mesi, innovare la rete distributiva turistica?

Innovare. Dice tutto e dice niente. Innovare può significare un cambiamento culturale proveniente dal basso o, al contrario, una mutazione delle strategie commerciali fatta giungere dall’alto.  Può voler dire un’aggregazione diversa, fatta non più “di” agenzie ma “tra” agenzie o ancora una maggior disgregazione del modello operatore-agente capace di lasciare il posto ad una filiera corta, contratta.

Innovare può voler dire spostare l’attenzione su altri soggetti per recuperare nuovi stimoli e possibilità: l’agente che cessa di guardare all’operatore e si concentra sul cliente, l’operatore che cessa di guardare al cliente e torna a puntare l’agente (innovare può anche voler dire fare un passo indietro), il cliente che cessa di guardare sia l’operatore che l’agente sposando canali distributivi che né l’uno né l’altro hanno saputo presidiare.

Innovare potrebbe anche raffigurare un miglioramento: innovare nelle modalità di gestire il flusso del denaro per garantire le parti più esposte evitando il verificarsi di altri crak, innovare negli investimenti dedicando meno alle fiere di settore e più alla formazione degli addetti al settore, migliorare l’immagine che l’utente medio ha del nostro settore trasferendo i soldi dei “buoni vacanza” in una campagna promozionale nazionale attenta e mirata a far riscoprire una categoria sconosciuta e - per questo - oggi bistrattata.

Ognuno – operatore, politico, agente, imprenditore… – ha la sua ricetta che, garantisce, è capace di sanare ogni male e saziare ogni commensale. Ognuno vorrebbe raccontarla, tutti vorrebbero ascoltarla.

Noi ci limitiamo ad invitarvi domani, giovedì 18 febbraio alle ore 15:00, al dibattito “con poche regole” che si svolgerà alla BIT 2010, sala K6, padiglione 6, al 2° piano balconata. Non troverete indicazioni in quanto Fiera Milano addebita i cartelli indicatori 50x70 a oltre 250,00 euro l’uno. Ci pare caro…  Ci saranno network e T.O., politici e tuttologi in un evento dove i relatori ruoteranno con la formula random e le domande della platea saranno le più gradite.

Si, perché l’opinione che ci interessa di più è la vostra, è quella di chi – sulla strada – annusa e percepisce le sensazioni e le aspettative disattese provate dai clienti. Portatecele. Raccontatecele e aiutateci a capire dove dirigerci. Tutti insieme.

Evitate le cravatte.