Quelli che erano semplici rumors stanno raggiungendo la decisa sonorità delle “voci ben informate”:  i sensali hanno svolto il lavoro di preparazione definendo le doti che gli “sposi” si porteranno l’un l’altro ed hanno lasciato il passo ai wedding planner, che stanno addobbando gli uffici stampa con dichiarazioni – le solite per l’occasione – fatte di "convenienze strategiche", "sinergie", ecc. ecc.

Cos', terminati i preliminari, BravoNet  potrà condurre all’altare la sua nuova consorte, Pinguino Viaggi, che non vede l’ora di essere impalmata!

Matrimonio d’amore o d’interesse? Il più accreditato pare essere il secondo, con BravoNet sempre più impegnato ad acquisire gruppi ai quali far condividere le condizioni proposte  dalla rete che già ne coinvolge una miriade di altre, e Pinguino Viaggi alla disperata ricerca di servizi per le proprie affiliate. Manovra classica portata a termine sotto il vessillo del do ut des.

Ma a questo punto qualche domanda ce la vogliamo porre, e la prima riguarda i tour operator:  quanto conviene, a questi, allargare il raggio delle proprie condizioni a gruppi che – senza nulla togliere – niente hanno a che vedere con altri quali Welcome o HP Vacanze?  E quanto piace l’idea della “raccolta indifferenziata” di reti di diverso profilo agli agenti di viaggio che fino dalla prima ora hanno abbracciato la teoria del gruppo “eletto”?

Siamo certi che ad Alpitour e a Costa Crociere risulti sempre più necessario poter contare su una rete di proprietà in grado di vendere principalmente il proprio prodotto, ma siamo poi sicuri che le agenzie sentano così forte questa loro necessità e non rimpiangano – forse – i tempi in cui un’agenzia era un’agenzia e non un granulo nel macrocosmo di un network?

Comunque sia. Luca Caraffini segna un altro punto portando a casa quasi un centinaio di punti vendita piuttosto in difficoltà e segnati da un momento della loro storia piuttosto difficile, e ci auguriamo che almeno sotto il profilo dei servizi venga loro dato ciò che serve per lavorare.