Mi ha colpito un articolo pubblicato ieri, online, da TTG (Leggi articolo) nel quale si parlava di Bluvacanze - Vivere&Viaggiare alla ricerca di nuovi partner.
Nulla di strano che un’azienda ricerchi nuove collaborazioni per lo sviluppo del proprio business, più strano che la stessa azienda offra a “giovani, meno giovani, professionisti del settore turismo o del retail in genere…. La possibilità di sviluppare il proprio business guidando agenzie già avviate, con un parco clienti consolidato, complete di allestimento e sistemi informatici e senza costi di inizio attività, depositi o cauzioni”
In pratica si offre a chiunque la possibilità di gestire un’agenzia di viaggi già avviata e dotata di clienti. Senza costi.
La cosa strana è che a proporre questa offerta sia proprio quella stessa azienda che, nel corso dell’ultimo anno, ha forse firmato più accordi sindacali per cassa integrazione e licenziamento di qualsiasi altra nel settore del turismo (oltre un centinaio di dipendenti solo nel 2016...). Per quale motivo? Crisi, la stessa crisi che ha portato alla chiusura molte agenzie di viaggio e parecchi tour operator.
Nessuno nega che le difficoltà ci siano per chiunque lavora in questo settore: tra difficoltà economiche di due famiglie su tre, tetti pensionistici capaci di premiare solo gli ultranovantenni, disoccupazione giovanile (e non solo…) alle stelle, terrorismo e altre amenità del genere, il turismo paga conti esorbitanti rispetto a qualsiasi altro settore. Ciò non toglie che se licenzio oltre 100 persone occupate nelle “mie” agenzie di viaggio perché la crisi non mi permette di pagarle, e pochi giorni dopo metto le stesse agenzie di viaggio (fornite di clienti, allestite e informatizzate…) a disposizione di “giovani, meno giovani, professionisti del settore turismo o del retail in genere…”, il dubbio di una scarsa trasparenza nei confronti di chi dovesse mai accettare questa proposta un po’ mi viene.
Per carità… Lo stesso TTG spiega in altro articolo dello stesso giorno che i grandi network diventano sempre più grandi, ma non credevo che uno dei metodi per crescere fosse il “riciclaggio” dell’agente di viaggio: se ne mette fuori uno, se ne porta dentro un altro.
Bluvacanze – Vivere&Viaggiare spiega che il suo obiettivo è crescere commercialmente “…mettendo a disposizione di nuovi imprenditori punti vendita strategici in alcune aree d’Italia che ci (li) vedono protagonisti dalla fine degli anni ’90…”, ma se i punti vendita ai quali il network fa riferimento sono quelli appena “liberati” dagli ingombranti dipendenti, allora mi auguro che il prurito di protagonismo dei nuovi imprenditori venga grattato in altro modo. E’ vero che grattare è sempre grattare, ma un minimo di decenza si impone sempre.
Marco Palma