Con la situazione generata dal rifiuto del personale di accettare il risultato della mediazione Governo-sindacati, e con la prima, netta dichiarazione di totale disinteresse all'acquisto giunta da Lufthansa, la strada di Alitalia porta alla nomina di un Commissario straordinario che dovrà, in tempi brevi, tentare di vendere la compagnia o i distinti assett, e attuare ogni misura utile per giungere ad un risanamento o alla liquidazione.

Il Governo ha concesso un “prestito-ponte” di 400 milioni di euro che dovrebbe consentire ad Alitalia di mantenere l’operatività e gli attuai impegni, ma…

Alitalia perde circa un milione di Euro al giorno, e anche un prestito di quella dimensione può far poco, a meno che non giungano nuovi soggetti portatori di denaro e un piano industriale serio, e crediamo siano in pochi a volersi far carico di personale sovradimensionato, di una flotta disomogenea e di un sistema di protezione dello status quo che è risultato essere inossidabile di fonte a qualsiasi tentativo di risanamento.

Una considerazione, però, è necessaria: fino a un paio di giorni fa Alitalia era – certo – malata, ma i medici al suo capezzale parevano essere ottimisti. Dopo che la compagnia è stata (nuovamente) attaccata dal virus del “personale” crediamo che ogni forma di ottimismo sia fuori luogo.

Pertanto è nostra opinione che le vendite di biglietteria Alitalia siano da sospendere a titolo precauzionale: infatti, nessun agente di viaggio può dire, oggi, di non conoscere le difficoltà del vettore, e vendere anche un singolo biglietto significa – qualora la compagnia non fosse in grado di onorare i contratti di trasporto – esporsi al rischio di motivate richieste risarcitorie da parte dei viaggiatori.

Questo per i biglietti di nuova emissione e solo per la pura emissione di biglietteria.

I biglietti emessi in precedenza per qualsiasi destinazione e data di partenza – onorati o no che saranno – non rappresentano un pericolo: l’agenzia, nell’emettere un biglietto agisce quale intermediario privo di responsabilità. La assume solo nel momento in cui la situazione di enorme crisi della compagnia diventa palese. E’ però totalmente responsabile, e quindi assoggettato agli obblighi di riprotezione o rimborso, quando il biglietto aereo sia parte di un pacchetto organizzato dall’agente stesso. In questo caso, quando ne ricorrano le circostanze, l’agente di viaggio potrebbe anche essere tenuto a risarcire il passeggero, fermo restando il diritto di rivalsa nei confronti dell’inadempiente.

Pertanto, quando possibile e – ripetiamo – a puro scopo precauzionale, il nostro suggerimento è di orientare le vendite a favore di altri vettori per evitare di incorrere in qualsiasi problematica qualora le circostanze dovessero appesantire ulteriormente il fardello di Alitalia.