Oggi Alitalia sarà paralizzata dallo sciopero indetto dai piloti e dagli assistenti di volo aderenti all’Anpac (Associazione Nazionale Professionale Aviazione Civile), uno sciopero che interesserà, per l’intera giornata, quasi tutti gli aeroporti italiani con esclusione di Bologna e Venezia.
Uno sciopero, questo, che metterà in ginocchio il traffico turistico e non solo, uno sciopero indetto con motivazioni pretestuose e attuato con l'arroganza propria di quei dipendenti che gli italiani hanno già imparato a conoscere nel tempo. Uno sciopero che il sindacato dei piloti ha proclamato e attuato anche in assenza di validi motivi: gli scioperanti (o scioperati…) lamentano “…la mancanza di risposte concrete ai colleghi CityLiner e dal rifiuto aziendale di mettere nero su bianco l’impegno a mantenere i livelli occupazionali del personale navigante al termine del periodo di solidarietà”.
Uno sciopero per conto terzi, quindi, e pure attuato in forma preventiva in quanto, di violazioni contrattuali da parte di Alitalia, non se ne parla. Si teme che la compagnia non intenda mantenere in occupazione i “colleghi” del CityLiner: e allora? Se così comunque fosse, in nome di cosa - o di chi - la compagnia dovrebbe mantenere personale in esubero? Della solidarietà “old style” che – insieme a mille altre cose – ha fatto si che AZ ottenesse risultati peggiorativi di anno in anno fino a passare di mano lasciando l’Italia senza un proprio vettore?
Questo sciopero “vergogna”, che lascia trasparire quanto possa essere incivile e scarsamente professionale questa “casta” italiana (si, perché quella del personale Alitalia è una vera e propria “casta” che solo in Italia può permettersi di fare cose simili…), arriva mentre la compagnia aerea è impegnata in un’opera di rinnovamento mai vista in precedenza, a partire dal personale.
Alitalia, infatti, ha già sottoscritto accordi con sei organizzazioni sindacali in merito al miglioramento delle retribuzioni per piloti e assistenti del settore regionale al fine di renderli più vicini a quelli dei colleghi impegnati sull’internazionale. E non dimentichiamo l’impegno d’acquisto di nuove macchine, il presidio di nuove tratte e destinazioni, dei nuovi rapporti commerciali anche col canale distributivo e – soprattutto – gli enormi passi avanti compiuti a vantaggio della clientela.
E mentre il cielo vede “ala selvaggia”, i turisti che hanno scelto di visitare l’Italia si trovano a dover anche affrontare la vergogna del trasporto urbano di Roma, con uno sciopero bianco che dura ormai da tre settimane e che vede coinvolti i macchinisti dei convogli della metro, che protestano in quanto l’ATAC vorrebbe (udite udite…) “...far timbrare il cartellino con un badge elettronico a inizio e fine turno”.
Una vergogna! Pretendere di controllare se i dipendenti della peggiore azienda di trasporto pubblico italiana rispettano gli orari di lavoro... Ma scherziamo? Sciopero! Non facciamo viaggiare i convogli, lasciamo pure che i turisti e i cittadini della capitale aspettino tre quarti d’ora e più un trenino che li porti a destinazione, oppure blocchiamo l’aria condizionata (tanto fa fresco…) e facciamoli schiattare di caldo! No, meglio: niente aria condizionata ma teniamo le porte aperte. Vorrà dire che i viaggiatori dovranno fare attenzione a non cadere sulle rotaie e patiranno meno il caldo!
Non sono un fautore della violenza, ma vi assicuro che metterei in fila piloti e personale di volo di Alitalia e macchinisti dell’ATAC, e mi luciderei le scarpe a forza di calci nel sedere fino al momento in cui non dovessero ingessarmi piede e gamba!
Tenere sotto scacco intere città – che, turisticamente parlando, sono tra i simboli del nostro Paese – e centinaia di migliaia di persone, è cosa di una bassezza intollerabile che non può trovare giustificazioni. E che deve assolutamente muovere la compagnia aerea e il Comune di Roma a isolare e punire in maniera decisa i responsabili di queste azioni che, con gli scioperi indetti per giuste rivendicazioni, non hanno nulla a che fare.
E ricordo a Montezemolo e al sindaco Marino che i calci nel culo non guastano mai…
Il Grillo S..parlante by A.I.A.V.