La Stampa” di Torino dedica oggi un'intera pagina ai “rimborsi inghiottiti dal vulcano”, quelli che i T.O. avrebbero dovuto effettuare ai clienti impossibilitati a partire ma che hanno preferito “convertire” in buoni viaggio da utilizzarsi secondo precise indicazioni. Fornite da loro. E senza appello.  Dopo tante schermaglie, AUTOTUTELA ha deciso, per la prima volta, di unire le forze con le Asso Consumo, nel caso la ADOC – Associazione di Difesa e Orientamento del Consumatore - presentando esposto all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. I rimborsi inghiottiti dal vulcano- LASTAMPA

Le normative sono chiare. E normativa vuol dire Legge: o la rispetti o sei l’equivalente di un fuorilegge. A maggio sono stati migliaia e migliaia i passeggeri costretti a terra dalla spessa nube di un vulcano bizzoso, ma anziché riconoscere loro i diritti che gli sarebbero spettati per Legge, molti operatori turistici hanno preferito fare orecchie da mercante cancellando i diritti e stampando “buoni viaggio”, incuranti delle lamentele e dell’immagine degli agenti di viaggio – ultimo anello della catena industriale – che andava ulteriormente in frantumi.

E’ risaputo che nel caso di annullamento di una partenza – anche per causa di forza maggiore – il cliente ha diritto ad usufruire di un pacchetto sostitutivo anche di maggior valore senza dover sborsare differenze, o di usufruire di un pacchetto di qualità inferiore vedendosi rimborsare cash la differenza, o – infine – di ottenere il rimborso totale di quanto pagato entro sette giorni lavorativi.  Basta. La norma non parla di altre possibilità.

Lo sanno i T.O., e la maggior parte di loro se ne frega. Lo sanno gli agenti di viaggio, ma sono ben pochi quelli che accettano di informare correttamente il cliente ponendosi “contro” il tour operator. Quindi, morale della favola, è il consumatore a rimetterci.

Quando AUTOTUTELA ha dato vita al “Codice di Autoregolamentazione delle Imprese Turistiche” non ha compiuto un’azione promozionale, una di quelle fatte di parole e niente altro. No. Ha invece assunto un obbligo morale nei confronti di quelle parti sane del sistema turistico – agenti di viaggio, operatori e altre imprese – che hanno concretamente accettato di operare con serietà e trasparenza nei confronti di chi viaggia.

Nel patto sono comprese – in maniera seria – le Associazioni per la Tutela dei Consumatori, che hanno con noi deciso di dare il via a quella che sarà una lunghissima serie di iniziative contro chi è convinto di poter piegare le regole a proprio piacimento. Oggi tocca ad ALBA TOURS, operatore che durante la vicenda del vulcano ha assunto un atteggiamento di assoluta strafottenza, ma non è questo tour operator in particolare che ci interessa. Consideriamo questa prima azione quale "azione pilota" augurandoci che, in futuro, quelli che oggi non rispettano le regole ci ripensino. In caso contrario insisteremo, e insisteremo ancora chiedendo al Garante di picchiare sodo.

Una reale unione tra chi assiste la nostra categoria e chi tutela i viaggiatori è la vera arma di difesa contro le prepotenze, nonché l’unica possibilità di recuperare quella parte della nostra immagine che i prepotenti ci hanno fatto perdere.  Vi invitiamo, quindi, a sottoscrivere il “Codice di Autoregolamentazione delle Imprese Turistiche” considerandolo quale il primo e concreto passo per tornare al rispetto delle regole.