Cominciano a farsi strada, in mezzo ad un silenzio che era sempre più rumoroso, i primi “numeri” sulla consistenza del Fondo di Garanzia a tutela del viaggiatore, numeri che sono ben lontani dal garantire i rimborsi ai truffati da Todomondo come invece, con una dichiarazione di una decina di giorni fa, aveva fatto intendere il Ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla.
E per far si che i numeri cominciassero ad esser chiari è stata necessaria un’interrogazione parlamentare dell’on. Elisa Marchioni con la quale si chiedeva 1) a quanto ammontavano i versamenti di ADV e T.O. nel periodo 2005/2010 e qual’era stata la destinazione dei fondi 2) quanti sinistri erano stati indennizzati e per quale somma 3) se e quando sarebbero stati versati i garantiti 3 milioni di euro da parte del Ministero per lo Sviluppo Economico, per consentire di dar corso – anche se solo parzialmente – ai rimborsi a favore dei truffati da Todomondo 4) se, a causa del fallimento de I Viaggi del Ventaglio, non si riteneva necessario operare un finanziamento aggiuntivo.
La risposta è giunta dalla X Commissione delle Attività Produttive, Commercio e Turismo, il 2 dicembre u.s.. Una risposta che è assai lontana dall’essere tranquillizzante ma che, addirittura, apre ancor di più la porta su una lunghissima serie di interrogativi. Ma partiamo dai numeri.
Nel periodo oggetto dell’interrogazione – 2005 / 2010 – le trattenute sulle polizze pagate dagli operatori del turismo ammontano a 1.443.421,01 euro così ripartiti:
- 2005 = 220.958,56
- 2006 = 222.379,64 (di questi ne sono stati riassegnati solo 90.000,00)
- 2007 = 244.298,94
- 2008 = 234.476,04
- 2009 = 267.136,24 (di questi ne sono stati riassegnati solo 249.752,78)
- 2010 = 254.171,59 (fino al 31.10.2010)
I sinistri rimborsati nei sei anni oggetto dell’interrogazione sono stati 251 (in 5 anni...), per una somma totale pari a euro 747.784,28.
Dopo la ricostituzione del Comitato di Gestione del Fondo di Garanzia, con insediamento dell’8settembre 2010, sono state rimborsate altre 152 richieste per un ammontare di 278.703,50 euro.
Dei 3 milioni di euro assegnati dal Ministero per lo sviluppo economico (D.M. 28 maggio 2010) provenienti dalle sanzioni comminate dall’AGCM, non c’è ancora neppure l’ombra in quanto – pare – il Garante non ha ancora trasferito la somma al Ministero nonostante sia stato, da questo, sollecitato.
Per quanto alla preoccupazione che il fallimento de IVV rechi ulteriore aggravamento delle già non floride condizioni di salute del Fondo, il Ministro Brambilla ha fatto sapere che, nel Codice del Turismo già approvato dal Consiglio dei Ministri, è stata inserita una norma specifica che prevede la stipulazione di “congrue polizze assicurative” a tutela dei viaggiatori da parte di ADV e T.O..
In pratica… Il buco lasciato da Alessandro SCOTTI e dalla sua TODOMONDO – in questo aiutato dal suo Babbo Vittoriano e dal fratello Andrea - è di circa 10 milioni di euro. Nel corso degli ultimi 6 anni il fondo ha rimborsato 1.026.487,78 euro e i truffati da TODOMONDO potranno ancora contare su una giacenza di 416.933,23 euro (se la matematica non è un’opinione) prima di doversi rassegnare ad attendere lo stanziamento dei 3 milioni (sempre che arrivino).
Per quanto alle “congrue polizze assicurative” previste dal Codice del Turismo, è bene sapere che è una bufala: in Italia non esistono polizze in grado di rispondere ai requisiti stabiliti dal Ministro, né è giuridicamente previsto, almeno ad oggi, tale strumento. Quindi, qualora domani o dopo dovessimo nuovamente assistere ad un nuovo crak, i consumatori non si facciano illusioni: non ci sono soldi oggi, non ce ne saranno domani.
Piuttosto sarebbe interessante sapere se il Ministero del Turismo – prima di sottoporre all’attenzione del Consiglio dei Ministri un “codice” il cui valore è buono solo sulla carta, si è premurata di verificarne la possibile attuazione, ma siamo convinti che a questa domanda seguirà un ulteriore silenzio.
Quindi… Nessun rimborso in arrivo, né per i truffati Todomondo né per gli altri. Ah, tra l’altro… Sarebbe bello sapere a chi sono andati i rimborsi in quanto, nel caso Todomondo, lo Stato si prepara ad utilizzare i soldi dei contribuenti per sanare i danni provocati da truffatori della peggiore specie! E allora vorremmo chiedere alle Associazioni per la Tutela dei Consumatori perché non si chiede l’istituzione di un fondo in grado di tutelare i truffati da Wanna Marchi, o dai falsi medici, o dall’inventore del tubo da stufa miracoloso… Visto che le truffe sono tante, e che i contribuenti non vengono consultati per conoscere il loro parere sull’uso dei loro quattrini, perché non allargare ancora un po’ le maglie dei rimborsi?