L'immobilismo equivale a porre l'agenzia di viaggio in uno stato di lungodegenza, una sorta di anticipazione della malattia terminale. Se vogliamo sopravvivere al nuovo che avanza, dobbiamo cambiare. Tutto.
Durante il TTG 2022 ho partecipato a diversi convegni e incontri ed ho sentito frasi ricche di ottimismo e di entusiasmo, tutte ritenute coerenti in quanto il 2022 sarebbe stato – a sentir tutti – un anno ricco, con millemila prenotazioni e livelli di vendita “…più o meno come quelli del 2019!”.
Non voglio certo apparire pessimista, né andare controcorrente per partito preso, ma non ci credo.
Non credo ai risultati positivi quando tutti parlano di fatturato ma non di margini, e non credo ad un futuro tanto roseo quando il consumatore, il viaggiatore, gli italiani, sono alle prese con aumenti dei prezzi che toccano ogni aspetto della vita, dal carburante alle utenze domestiche, dai prodotti alimentari all’abbigliamento, dai libri di scuola ai farmaci. Aumenti dei prezzi che “tagliano” decisamente il potere d’acquisto e che spingeranno ovviamente l’italiano medio a ridurre o ad eliminare la spesa della vacanza per l’inverno o per il prossimo anno.
Credo sia anche inutile guardare alla politica con la speranza che sia in grado di risolvere qualcosa in tempi brevi: l’Italia è da sempre il Paese povero dell’Europa, quello col debito pubblico maggiore e con la politica meno capace di esprimere concetti economici validi. Quindi non aspettiamoci aiuti, e non crediamo a chi li chiederà anche facendo la voce grossa.
Inoltre non dimentichiamoci mai chi siamo: agenti di viaggio, venditori di vacanze che possono essere rimandate a tempi migliori, negozianti in costante competizione con un digitale che per molti di noi è inavvicinabile per via dei costi, venditori regolarmente compressi tra l’incudine dei nostri fornitori ed il martello dei clienti.
Quindi cosa fare?
Cambiare totalmente registro. Siamo italiani, possiamo farlo. Pensateci bene… Alla comparsa della pandemia siamo rimasti folgorati dalle sue conseguenze: lockdown, Paesi blindati in entrata e uscita, pass e vaccini, informazione contrastante e spesso inattendibile, ristori erogati in maniera idiota e altri promessi ma mai arrivati, corridoi turistici inventati ad hoc e risultati una scemata totale. Poi la riapertura con respiro di sollievo subito strozzato dai vettori aerei e dai loro (diventati nostri…) problemi, dalla situazione di molte strutture ricettive riaperte senza adeguata manutenzione, dall’incubo dei voucher in scadenza senza che il Governo avesse stabilito cosa fare in proposito.
Eppure… siamo ancora qui. Perché siamo italiani e proprio la nostra capacità di adeguarci alle situazioni ci sta salvando dalla morìa. Noi ci sappiamo arrangiare, sappiamo tirar fuori dal cilindro il coniglio anche quando neppure una volpe riesce a stanarlo. E allora facciamolo, ma nel modo giusto.
Sappiamo che il “turismo organizzato” (😊) oggi si è frammentato in tanti “turismi” diversi che ci chiedono di studiarli con attenzione per capire quali di questi possiamo abbordare, ci impongono di imparare a capire le differenze tra un turista e l’altro perché chiedono e vogliono cose diverse, turismi che si aspettano maggior competenza e assistenza di quella che abbiamo offerto fino ad oggi.
Non possiamo più pensare di essere favoriti da un piano inclinato che fa rotolare nelle nostre agenzie i crocieristi, gli appassionati di Sharm El Sheikh, i futuri sposini, i gruppi di pensionati… Questi li stiamo via via perdendo grazie ad altre realtà più agguerrite di noi, o a canali di comunicazione e vendita che non siamo in grado, individualmente, di replicare.
Se volete, possiamo provare – insieme – a disegnare un futuro per le nostre agenzie. Possiamo provare ad aprirci ad un mondo che è cambiato e che continua a cambiare con una velocità impressionante, un mondo che non intende regalare spazio gratuitamente a chi non si sforza di ottenerlo con idee, proposte, iniziative.
Noi di AIAV ne parleremo – prossimamente - con molti professionisti, durante un incontro online aperto a tutti gli agenti di viaggio. Ovviamente vi faremo conoscere la data, l’ora e i nomi dei relatori, così che possiate seguirlo qualora l’argomento sia di vostro interesse.
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MERITOCRAZIA: CONCETTO SBAGLIATO?
Sembra che premiare i più meritevoli sia diventato un concetto sbagliato, quasi una colpa, perché in un certo senso si "puniscono" le realtà che non riescono a far quadrare i conti.Una recente dichiarazione del Ministro del Turismo, Daniela Santanchè, rilasciata...