Ovvero… Non capisco più se è vero che il crimine non paga, quando intorno a me vedo un sacco di disonesti che campano benissimo!
Riporto fedelmente il messaggio ricevuto domenica sera da un collega:
“Ciao Fulvio.
Come sicuramente avrai avuto modo di leggere sui social o sui gruppi di AGV, un’agenzia della mia zona ha fatto il classico “botto” intascando saldi e lasciando a piedi centinaia di persone.
Quest’agenzia si chiama 7D FOLLOW ME e, di questo “botto”, ne ho avuto già sentore poco più di un mese fa, quando due clienti, a fronte di preventivi, chiesero uno sconto del 25% assicurandomi che questa agenzia applicava, appunto, il 25% di sconto… La cosa mi puzzò, tanto che inviai un messaggio alla coordinatrice Xxxxxxxx, con preghiera di informarti di questa cosa.
Ma, questo mio scritto, è un po’ un continuo al webinar sul Fondo di Garanzia dei giorni scorsi: Io continuo a chiedermi il perché dell’obbligo di pagare il Fondo, quando ci sono agenzie che falliscono e sicuramente non l’hanno… infatti, che senso ha pagare un Fondo o una polizza RC quando sto preparando un bel botto??
Eh sì... perché questi “botti”, nel mese di giugno, sono studiati e preparati a tavolino, perché altrimenti non pensi di fare raccolta fondi con sconti del 25%, 30%, ed in alcuni casi anche del 50% (purché si paghi tutto subito per sfruttare la “promozione”)!
Scusami per lo sfogo… di domenica sera… La mia domanda è: ma oggi conviene essere onesti??? Il Fondo protegge solo i disonesti, perché se organizzano questi pacchetti truffaldini, i clienti sono tutelati dal Fondo…
O sono diventato troppo vecchio per questo mestiere che prima mi piaceva tanto????
Ti ho scritto in privato ma ti autorizzo a pubblicare questo messaggio anche nei gruppi social, se lo ritieni necessario. Buona domenica… per quel che ne resta.
Lettera firmata”
Caro Amico,
come sai svolgo, nella vita, due attività tanto vicine quanto distantissime tra loro: sono Presidente di un’associazione rappresentante degli interessi degli agenti di viaggio, e sono agente di viaggio io stesso. Quindi, inevitabilmente, ho due forme di pensiero diverse, una pubblica ed una privata.
Quella pubblica mi porta a dirti che sbagli, pensando che il Fondo di Garanzia sia utile solo ai disonesti, anzi… I disonesti – o, meglio, i loro clienti - sono quasi sempre penalizzati perché qualora la valutazione del sinistro evidenzi un principio di truffa, difficilmente ci sarebbe un risarcimento. E se un’agenzia pratica sconti del peso di quelli che tu indichi, la truffa è pressoché certa.
Per contro ti posso assicurare che ci sono anche colleghi che hanno dovuto cessare l’attività risultando “insolventi” in quanto, semplicemente, non ce l’hanno fatta. Sono caduti sul lavoro. E in questo caso è bene che abbiano quel paracadute rappresentato da una garanzia a favore del viaggiatore che, una volta risarcito, non avrà più nulla a pretendere dal malcapitato collega.
Infine resta il punto principale, dolente, inaggirabile: è un obbligo di Legge, e in quanto tale va rispettato. E qui arrivo al mio pensiero privato, quello da agente di viaggio…
La polizza contro insolvenza o fallimento dell’organizzatore o del venditore, o l’alternativo Fondo di Garanzia, è un obbligo-capestro che si può definire, per molti versi, vergognoso. Innanzitutto non esiste che io, operatore, debba pagare un premio per attribuire a te, viaggiatore, una sicurezza qualora la mia azienda vada a gambe all’aria: tu viaggi, tu rischi, tu ti tuteli contro i rischi. Altrimenti, secondo la logica di questa forma di tutela, noi agenti di viaggio dovremmo pagare al cliente anche le polizze che lo tengono al sicuro rispetto ad eventuali somme che dovrebbe pagare per tutelare la propria salute, o lo smarrimento – o furto - dei suoi bagagli, o qualsiasi altro rischio nel quale potrebbe incorrere prima o durante il viaggio.
Inoltre mi chiedo per quale motivo questa garanzia debba essere richiesta solo ad agenti di viaggio e tour operator e non – a titolo di esempio – alle compagnie aeree, o ad altre realtà del settore anch’esse, come noi, fallibili.
Infine – e chiudo – mi chiedo per quale motivo io, agente di viaggio, debba prestare questa forma di garanzia mentre quasi nessun’altra realtà imprenditoriale è tenuta a farlo! Persino il Fondo INPS, che tutela i lavoratori nel caso di fallimento del datore di lavoro con conseguente impossibilità di ottenere TFR o altro, è alimentato da una quota-parte (minima) dei contributi pagati mensilmente dall’azienda.
Ora provo a far pace con me stesso unendo i due pensieri… Mi può star bene che esista una forma di tutela a favore del viaggiatore che sia una garanzia esclusiva offerta dal Turismo Organizzato, una tutela impossibile da prestare da parte di un qualsiasi abusivo, ma vorrei che questa forma di garanzia fosse totalmente diversa: UN SOLO FONDO, alimentato dalla raccolta di premi da parte delle associazioni e custodito dal Ministero del Turismo, UN SOLO FONDO gestito e controllato da un comitato misto pubblico-privato che possa offrire la garanzia dello Stato e la celerità del privato, UN SOLO FONDO con premi ben inferiori agli attuali (una volta era sufficiente il 4% delle polizze RC mentre oggi servono centinaia se non migliaia di euro…).
E – aggiungo – con una minima quota a carico del viaggiatore, perché pagare per far ridere gli altri non è mai stato il mio forte.
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