Le liste nozze e liste regalo in agenzia di viaggi sono strumenti ormai ampiamente utilizzati.
Se, tuttavia, da parte dei clienti è relativamente semplice recarsi in agenzia, aprire una lista nozze o regalo e invitare amici e parenti a versare somme di denaro, per avere un aiuto per l’acquisto di un pacchetto turistico, la gestione della lista da parte dell'Agenzia non è altrettanto semplice.
Vediamo alcuni temi importanti.
- Firmare un contratto per l'apertura del servizio "lista nozze"
La gestione della lista nozze è a tutti gli effetti un servizio che l'agenzia di viaggi offre per conto dei futuri sposi.
È quindi importante far firmare ai clienti un contratto che contenga le regole del servizio che viene richiesto e che disciplini le fasi di apertura, chiusura, eventuali costi, ecc...
- Distinguere il caso in cui gli sposi abbiano già firmato per l'acquisto del viaggio di nozze oppure no
Nel caso in cui gli sposi abbiano già scelto il loro viaggio di nozze, firmando il relativo contratto di acquisto, le somme che l'agenzia di viaggi raccoglierà da parte di amici e parenti potranno essere incassate come piccoli acconti sul prezzo del viaggio di nozze già scelto.
Ma se gli sposi non avessero ancora scelto il loro viaggio, a che titolo potrebbero incassare queste somme? Le risposte di commercialisti e consulenti legali sono state le più varie.
Noi concordiamo con coloro che affermano che, ad ogni versamento, dovrebbe corrispondere l'emissione di un “buono”, intestato agli sposi e fatturato, appunto, come vendita di un buono. I buoni costituiranno poi l'acconto iniziale quando gli sposi avranno scelto il viaggio.
- E se non si sposano più?
Se, come a volte capita, le nozze dovessero essere annullate e con loro il viaggio di nozze, dobbiamo anche qui distinguere due ipotesi.
La prima. Se è già stato firmato il contratto per la vendita del pacchetto turistico, l'annullamento del viaggio seguirà le normali regole dettate dal codice del turismo: si applicheranno le penali per l'annullamento del viaggio e si restituiranno in parti uguali, ai titolari del contratto, le somme eccedenti.
La seconda. Se venisse chiesta la chiusura della lista nozze prima della scelta del viaggio e l'agenzia avesse emesso dei buoni, per ciascuna somma incassata, si potranno restituire agli sposi, in parti uguali, le somme corrispondenti ai buoni emessi.
Ma se l'agenzia aveva incassato le quote della lista nozze, senza emettere alcun buono (soluzione con cui non concordiamo) non resterebbe che restituire le somme a coloro che hanno effettuato i singoli versamenti, cosa non semplice, né agevole.
Stabilire regole chiare per l'apertura del servizio lista nozze e far firmare il relativo contratto ai propri clienti è garanzia di trasparenza e affidabilità.
E ricordate… La mancata restituzione agli sposi delle somme versate in eccedenza si configura quale “arricchimento senza causa”, così come da più sentenze anche recenti!
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