Le agenzie di viaggio non devono fermarsi... Ci sono cose da fare e le faremo. Insieme.
Mentre il virus Covid-19, con la variante Omicron, imperversa in tutto il mondo seminando caos, paura e persino una nuova forma di razzismo sanitario e mentre l’economia – soprattutto quella delle micro imprese – ne soffre sempre di più gli effetti, il mondo della scienza, della ricerca e della medicina pare concordare su un’ipotesi: la fine della pandemia sarebbe sempre più vicina.
Ovviamente è una pura opinione, seppure venga espressa dalla comunità scientifica, ma è già qualcosa di più e di diverso rispetto ai soliti bollettini riportanti i numeri dei contagiati, dei ricoverati in terapia intensiva e, purtroppo, dei deceduti. Una pura opinione che apre uno spiraglio nella porta della speranza, lasciando entrare un più che cauto ottimismo nel disastrato mondo del turismo organizzato.
Non sappiamo se il Governo vorrà ancora concederci aiuti e sostegni utili alla ripresa delle nostre attività: per quanto abbiamo visto finora pensiamo che in alcuni ministeri abbiano chiuso non solo i cassetti ma anche i cervelli, ed abbiano buttato via le chiavi degli uni e degli altri. Noi però non ci arrendiamo e vogliamo guardare avanti. E se ci saranno difficoltà le affronteremo insieme.
La cosa più importante, oggi, è conoscere a fondo la propria situazione economica legata tanto all’azienda quanto alla vita privata, evitando di affidare il futuro proprio alla speranza di aiuti che – se mai arriveranno – non saranno certo sufficienti a toglierci dai guai. Quindi, la parola d’ordine è “chi fa da sé fa per tre”.
“Ripartenza” non vuol dire, comunque, ripercorrere gli stessi errori: è vero che il Covid-19 ci ha dato una clamorosa bastonata, ma è altrettanto vero che già nel 2019 parlavamo di crisi, sia economica che di modello di business. Ora, se davvero intendiamo ripartire col piede giusto, è necessario rivedere ogni aspetto, ogni sfaccettatura del lavoro, partendo dai locali, dalla nostra tecnologia, dall’appeal dei nostri uffici per arrivare ai rapporti con le banche, ai costi di gestione di ogni servizio offerto, alla selezione dei fornitori, all’ottimizzazione di tutto ciò che possediamo o di cui possiamo disporre.
AIAV non si è mai fermata, anzi… Con la pandemia abbiamo rafforzato tanto lo staff quanto i servizi: un maggior numero di professionisti – 4 avvocati, 2 fiscalisti e consulenti del lavoro, uno specialista in finanza agevolata – e servizi ad hoc per le esigenze dell’agente di viaggi, selezionati per generare maggiori risparmi e guadagni.
AIAV non costruisce network o gruppi d’acquisto: non è il suo lavoro. AIAV costruisce opportunità per le agenzie, siano queste legate ai servizi legali e fiscali o alle convenzioni, alle informazioni sui bandi più interessanti o alle collaborazioni tra le agenzie associate, sempre con la massima attenzione a favorire senza partecipare.
A voi agenti di viaggio spetta il compito (non facile…) di “leggere” con la massima attenzione ciò che i diversi players – da più ai meni seri – stanno mettendo in campo: qualunque proposta stiate valutando, fatela valutare ai vostri professionisti, se vi fidate del loro giudizio, ma fatelo prima di firmare, anche se ad invitarvi a farlo è l’amico, il promoter simpatico o il tour operator affermato; prima di aderire formalmente ad un progetto, parlatene nuovamente con i professionisti ma anche con i colleghi, con gli esperti (ci sono in ogni settore…), con chi può saperne più di voi… Perché in questo periodo tanto difficile sono venute alla luce diverse opportunità ma, anche, molti furbastri… E di questi ultimi dobbiamo farne assolutamente a meno, evitando di credere a tutto ciò che luccica e alle promesse costruite sul niente.
È difficile, ma ce la si può fare.
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ABUSIVISMO: NUOVO PUNTO SEGNATO DA AIAV.
Cinquemila euro di multa alla proprietà della società.La lotta all'abusivismo non può attendere la concretizzazione di proclami elettorali e solenni promesse che non arrivano mai al dunque. Si combatte attraverso piccole battaglie, passo per passo, giorno per giorno,...