Oggi vogliamo raccontarvi un fatto che meriterebbe una platea decisamente più vasta della nostra nonché l’interessamento di chi – sostenendo il liberismo più assoluto e la liberalizzazione selvaggia – si rende colpevole di situazioni paradossali. Parliamo nuovamente di abusivismo, volete?
Bene, allora vi invitiamo a visitare il sito web www.touroperatorlangatravel.com , “agenzia di viaggio” di Grinzane Cavour, provincia di Cuneo, un comune che pur essendo piccolissimo (conta meno di 2.000 anime) è famoso per aver avuto quale primo cittadino Camillo Benso conte di Cavour (fu sindaco per 17 anni) e per la sua enoteca regionale, parte della tenuta agricola della famiglia Cavour e sede del Premio Letterario Grinzane dal 1982 al 2009.
Tutti sanno che il cuneese è una delle zone più ricche del Piemonte, una ricchezza fatta non solo di soldi ma anche di “teste fine”: personaggi quali Luigi Einaudi, primo presidente della repubblica nel 1948, Lorenzo Isoardi, fondatore di Alpitour, lo scrittore e giornalista Giorgio Bocca e addirittura imprenditori da sogno come Flavio Briatore, hanno avuto i natali a Cuneo o nella sua provincia.
A questa tradizione di fertilità mentale non fa eccezione Carlo Porello.
Non sapete chi è? Ve lo raccontiamo noi. Carlo Porello è il Presidente – dal luglio 2012 – della “Langa Travel Eco Park Tour Associazione Sportiva Dilettantistica” con sede appunto in Grinzane Cavour che ha, quale oggetto sociale, la “…promozione e gestione dell’attività motorio-sportiva dilettantistica, compresa l’attività didattica per l’avvio, l’aggiornamento ed il perfezionamento dell’attività sportiva, la promozione del turismo in Langa per far conoscere tradizioni e cultura del territorio, nonché l’organizzazione di viaggi anche all’estero.” Giurin giuretta, questo è quello che racconta la visura della Camera di Commercio: sport, insegnamento, la promozione del turismo langarolo con vino e tartufo e – perché no – qualche viaggio all’estero che non guasta mai.
E allora vai con l’apertura di una bella agenzia di viaggi! Ma non si può, è un’associazione… E l’attività delle agenzie di viaggio è riservata alle imprese… Che guaio, questa non ci voleva. Come fare? Ed è in queste circostanze che l’ingegno prende il sopravvento sulla difficoltà: si prende il modulo SCIA, lo si compila scrivendo magari “società” anziché “associazione”, “legale rappresentante” anziché “presidente” e si presenta la richiesta di licenza in Comune.
Qualcuno controlla? No:la SCIA è compilata in italiano, il legale rappresentante c’è, e c’è addirittura un Direttore Tecnico, quindi nulla osta, si mandi l’approvazione in Provincia. E in Provincia qualcuno controlla? No, se la pratica ha passato il vaglio del Comune perché dovrebbe controllare in Provincia? E allora si consegni la LICENZA all’associazione sportiva, alla faccia di tutti gli agenti di viaggio che, nel rispetto della Legge Quadro sul turismo, creano imprese e pagano tasse.
Signori… E’ TUTTO VERO! Abbiamo un’associazione sportiva che oggi mescola la ginnastica e la maratona con la toma e il dolcetto, e già che ci siamo con le capitali europee, la biglietteria aerea e le vacanze ai Caraibi. E che se da una parte ha la licenza per produrre utili, dall’altra – in quanto associazione – è NO PROFIT, senza scopo di lucro!
E nessuno si accorge di niente. Comune, Provincia… E aggiungiamo Ministero del Turismo, delle Attività Produttive… Nessuno. Un mare, un oceano di burocrati pagati con i soldi degli italiani capaci solo di mettere timbri senza andare a leggere con attenzione quattro fogli di carta capaci di “spiegare” che mettere un timbro nel posto sbagliato è una stupidaggine colossale, una sorta di approvazione di ciò che non è giusto e che non sta né il cielo né in terra.
E qualcuno, qualche politico a caso vuole parlare di ripresa? Di moralizzazione? Di trasparenza? Ma per piacere…
Comunque AUTOTUTELA ha presentato un esposto alla Provincia di Cuneo e al Comune di Grinzane Cavour chiedendo la revoca immediata della licenza e preavvisando di una denuncia che verrà presentata in Procura… Sicuramente non finirà qui, e vi terremo informati. Povera Italia...