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Molti di voi ricorderanno sicuramente la “fiction” che ha tenuto banco su FB nel corso del mese di settembre dello scorso anno e che ha visto fronteggiarsi i punti di vista di Fiavet Lazio e di AIAV a proposito di un tema molto scottante, ovvero l’abusivismo.

Fiavet Lazio aveva organizzato un convegno a bordo di Grimaldi Lines invitando associati e non a partecipare, pubblicando su FB locandine a presentazione di un “programma” costituito da viaggio, soggiorno (in cabina) pasti (a bordo e non solo), visite a Barcellona, animazione. Il tutto con un prezzo dedicato ai soci ed uno, diverso, per i non associati.

AIAV contestava questa forma di pubblicità praticata al di fuori del novero degli associati Fiavet per un evento dalle precise caratteristiche di un qualsiasi “pacchetto turistico” fruibile anche dai “non soci”, facendo notare più e più volte che quella dinamica era la medesima adottata dai tanti abusivi che danneggiano il nostro comparto.

Ne nasceva un botta e risposta (anche colorito…) su Facebook che culminava con una lettera del legale di Fiavet Lazio che affermando trattarsi “associazione sindacale”, le regole che valevano per le altre associazioni non valevano per l’organizzatrice.

AIAV, a quel punto, segnalava il fatto alla Polizia di Roma Capitale chiedendo venisse effettuata una verifica sulla liceità dell’iniziativa; la Polizia – dopo opportune valutazioni – sanzionava Fiavet Lazio proprio per i motivi indicati dall’AIAV.

Vero è che l’associazione multata può ricorrere, ma altrettanto vero è che la sanzione c’è stata.

Chiaramente l’epilogo non è piaciuto e Fiavet Lazio ha richiesto – tramite altro legale – innanzitutto che cessasse immediatamente la pubblicazione ritenuta “diffamatoria” (la copia della lettera di Polizia di Roma Capitale…), le immediate scuse e – dulcis in fundo – una somma “non inferiore ad € 100.000,00…” (leggasi: centomila…) a titolo di risarcimento del danno. Il tutto entro e non oltre 2 giorni (leggasi: due giorni…) dalla data di invio della lettera. Pena un’azione giudiziaria.

Che cosa possiamo aggiungere… Siamo dispiaciuti che Fiavet Lazio abbia visto la nostra iniziativa come un gesto teso a denigrarla per puri fini “concorrenziali” quando – più e più volte – abbiamo sottolineato che la nostra contrarietà verteva sulle modalità adottate per reclamizzare l’iniziativa, modalità che avrebbero rischiato di far apparire ingiustificate tutte le eventuali segnalazioni a carico di reali abusivi.

Pazienza, sarà un Giudice a decretare le ragioni o i torti delle parti. Noi di AIAV possiamo solo ringraziare Fiavet Lazio, il suo Presidente Ernesto Mazzi ed il suo Consiglio Direttivo, di averci attribuito un così alto valore. Centomila euro minimo… Chi l’avrebbe mai detto!

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