AIAV scommette sul turismo naturalistico e diventa partner di “Parchi da Amare”, salone dedicato alla natura protetta italiana per sviluppare un prodotto turistico di sicuro successo.

L’Associazione Italiana degli Agenti di Viaggio collaborerà, infatti, con la società Exibito nell’organizzazione del salone interamente dedicato alle aree protette del nostro Paese che si terrà al polo fieristico Lingotto di Torino dal 23 al 25 novembre prossimi.

Saranno rappresentate le diverse realtà naturalistiche italiane: parchi nazionali, regionali, aree marine protette, parchi fluviali, zone umide ecc. che porteranno il visitatore alla scoperta di un mondo poco valorizzato rispetto a quanto può offrire anche in termini di turismo sostenibile.

Ci siamo buttati in questa avventura perché crediamo nel turismo naturalistico - dice il presidente di AIAV Fulvio Avataneo - in quanto si adatta meravigliosamente bene ad ogni tipologia di cliente e budget di spesa. Inoltre permette alle agenzie di viaggio di creare pacchetti di semplice realizzazione e dagli alti valori aggiunti: il turismo naturalistico è un turismo dalla duplice valenza poiché da un lato, per sua natura, ben si adatta alle esigenze dei parchi che necessitano di turisti educati e rispettosi, e, dall’altro, è un genere di turismo capace di portare nuova e diversa redditualità nelle agenzie di viaggio”.

Il nostro Paese del resto ben si presta a questo tipo di scommessa. Oggi in Italia ci sono complessivamente 1.136 aree protette che hanno saputo coniugare la tutela dell'ambiente con il turismo, tanto che generano qualcosa come 27 milioni all'anno di visitatori. Su una superficie tutelata di più o meno 3 milioni 776 mila ettari, ovvero quasi il 22% del territorio nazionale, sono ospitate la metà delle specie animali e vegetali di quelle presenti in Europa; si contano 2.700 tra centri visita, strutture culturali e aree informative e oltre 10.000 chilometri di sentieri attrezzati. I nostri parchi sono quindi veri e propri scrigni naturali che ospitano anche realtà produttive ed imprenditoriali di eccellenza, capaci di generare un flusso virtuoso fra ambiente, economia e turismo ad alta sostenibilità, un comparto che genera 105 mila posti di lavoro per un valore di 5,5 miliardi.

Una ricchezza immensa che offre molto quindi anche in termini di opportunità turistiche e che “Parchi da Amare” vuole valorizzare, coniugando l’offerta proveniente dalle aree protette con la domanda di un turismo 4.0 che chiede ambiente, natura, esperienze. Pertanto l’AIAV ospiterà, nell’ambito del salone, agenti di viaggio particolarmente attenti all’incoming e tour operator italiani e stranieri che verranno a vivere una tre giorni di B2B direttamente con gli enti dei parchi e con tutte le realtà imprenditoriali presenti all'interno di essi, al fine di sviluppare un prodotto turistico diverso e sicuramente dalle alte probabilità di successo. Inoltre sono in fase di organizzazione alcuni educational, riservati ad operatori del turismo, che permetteranno agli ospiti, nei giorni successivi alla rassegna, di prendere contatto, conoscere ed apprezzare il territorio piemontese nelle sue più diverse sfaccettature.

Il turismo naturalistico, oltre ad essere sostenibile, è una voce importante del settore turistico che però richiede maggiore dedizione e il suo sviluppo contribuisce a salvaguardare l’esistenza dei piccoli borghi e delle stesse aree che oggi vengono erroneamente considerate più musei a cielo aperto che non beni fruibili seppure con attenzione ed intelligenza. Per questo il progetto si propone come un format itinerante che, dal prossimo anno, toccherà la diverse regioni italiane: diffondere la conoscenza e le potenzialità di ciascun parco italiano e delle realtà imprenditoriali, turistiche, sportive, agroalimentari e produttive che in essi vivono, è il solo modo per dare una svolta ad un settore che è indubbiamente una voce importante del Pil, che può certamente crescere e che, nel contempo, contribuisce a creare e ad alimentare una coscienza ambientale mai abbastanza viva.

Il salone vede il coinvolgimento delle diverse Regioni italiane, di Federparchi, degli Enti parco e di molti imprenditori, ma anche del Mipaaft, il Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e Turistiche e del Ministero dell’Ambiente, di Uncem ed Anci, delle associazioni ambientaliste e di molte altre realtà ugualmente fondamentali per la riuscita di un progetto che ha nel proprio DNA la creazione di una sinergia finalizzata a mettere in luce un comparto che nel rispetto della natura, delle regole e dell'ambiente, ha le carte in regola per crescere e contribuire a sviluppare economie assolutamente “made in Italy”.

I Parchi rappresentano dunque il vero modello di sviluppo sostenibile che concilia la protezione e la fruizione dell'ambiente, la tutela del territorio e la produzione agricola di qualità, la conservazione della biodiversità e le proposte turistiche. Una sorta di sistema integrato che fa, delle nostre aree protette, la meta prediletta di un turismo che ha nell’ecocompatibilità la sua principale caratteristica, condizione indispensabile per il turismo anche del futuro.