Nel corso degli ultimi mesi siamo stati parecchio a spasso per l’Italia, a parlare con gruppi di agenti di viaggio sull’argomento ormai universalmente definito dei “fondi di garanzia”, la tutela che ogni agente deve assicurare ai propri clienti qualora dovesse verificarsi il caso di insolvenza o fallimento.

Difficile far capire che una Legge, per brutta e poco sensata che sia, è pur sempre una Legge, e che in quanto tale va rispettata anche perché – qualora si volessero far orecchie da mercante – arrivano le Regioni a ricordarlo e ad applicare le sanzioni previste per i trasgressori.

Ma proprio nel nostro ascoltare e parlare con gli agenti ci siamo imbattuti in situazioni che ci hanno fatto un po’ vergognare, non di noi ma del lavoro che altri stanno portando avanti in questo settore in modi che – sinceramente – vorremmo non commentare.

Difficile infatti far passare il concetto di “sana iniziativa associativa” quella della creazione di un fondo di garanzia che più che creare un vero fondo si limita ad incamerare quattrini lasciando, alla garanzia, una veste puramente marginale.

Cosa si può infatti pensare davanti ad un preventivo presentato ad un agente del centro Italia che elenca le seguenti voci di costo?

COSTI FISSI
Contributo spese generali               €    20,00 + iva         =       €    30,50
Contributo XxxxXxxxxx                  €    10,00                  =       €    10,00
Contributo istruttoria                     €   190,00 + iva         =       €   231,80
COSTI VARIABILI
Contributo di Garanzia                   €    56,36                  =        €     56,36
Spese di gestione del Fondo           €      2,73 + iva          =        €      3,33
Commissioni variabili                     €      4,54 + iva          =        €      5,54
TOTALE                                                                         =        €   337,53

In pratica, un agente di viaggio paga 337,53 euro e nel fondo di garanzia restano poco più di 56 euro! Il resto viene “inghiottito” da spese di gestione, contributi a destra e sinistra, costi di istruttoria… Costi di istruttoria da 190,00 euro? Ma neppure la peggiore delle società finanziarie applica questi costi!

Ecco, questo è un classico esempio di come un’associazione può trasformarsi in elemento capace di allontanare chiunque dal discorso dell’associazionismo di categoria. Null’altro da dire se non… FATE ATTENZIONE! Chiedete che fine fanno i vostri soldi: sono vostri.

Il fondo di garanzia può essere una valida alternativa ad una polizza assicurativa a condizione che il premio che si versa sia realmente utilizzato quale garanzia, e non quale comodo sistema per creare stampelle finanziarie.

E ancora peggio è quando alcuni network approfittano della vicinanza alle agenzie per sostenere queste iniziative: allora, in questo caso, si sta davvero raschiando il fondo del barile.