TTG-IncontriAnche il 2015 spegne le luci dei padiglioni di Rimini Fiere al termine di questa povera edizione di TTG Incontri. Povera in quanto anch'essa - per tanti motivi - colpita dal virus che pare aver da tempo contagiato gli operatori del settore, un virus che si rende evidente con l'assenza del portatore, sano o meno che questo sia.

Pochi gli operatori - qualcuno dirà "meglio pochi, ma buoni..." - ma soprattutto pochissimi gli agenti di viaggio. Colpevole l'assenza dei principali brand? Può darsi. Colpevole l'ormai scarsa utilità di questo format fieristico in uso dalla notte dei tempi e mai concretamente rimodernato? Quasi certo. Colpevoli gli alti costi da sostenere da parte di espositori e visitatori per partecipare ad un evento che, purtroppo, ormai evento non è più? Sicuro!

Il titolare di un buon marchio dell'operating, aderente all'Astoi, che ho incontrato in un corridoio, mi ha detto in totale semplicità: "Sai, io ci sarei anche venuto, ero tra le "colombe" che spingevano per un dialogo con Audino, ma poi... con quello che si è detto è stato impossibile partecipare. A ben vedere, però, non credo di averci rimesso: i cinquantamila euro che mi sarebbe costata la partecipazione li posso spendere per sostenere le vendite!"

Un'altra (bellissima) fanciulla, responsabile commerciale di altro T.O. - questo, però, presente - mi dice: "Se considero la nostra presenza sotto il profilo del rapporto con gli agenti, è un vero flop: non ce ne sono... Si, vedo i fornitori, qualche collega, ma non è questo l'aspetto che dovrebbe essere primario..."

Insomma, mille motivi per dire che il TTG, così com'è, perde colpi e continuerà a perderne anche negli anni futuri. Ma - se può interessare - giunge notizia di una novità che - per come me l'hanno raccontata - potrebbe entusiasmare gli animi degli agenti di viaggio e dei tour operator che ancora credono nei momenti d'incontro, anche se potrebbe creare un po' di disappunto negli attuali organizzatori delle fiere di settore. Vedremo...