Ci viene ora comunicato che un aeromobile di Blue Panorama risulta "bloccato" a Mombasa in quanto gli è stato rifiutato il rifornimento di carburante necessario ad intraprendere il volo di ritorno, e questo nonostante il pronto intervento delle Autorità Italiane in loco. I passeggeri sarebbero "accampati" in aeroporto, e l'attesa potrebbe rivelarsi ancora lunga in quanto anche l'equipaggio parrebbe essere "fuori orario" per poter decollare anche quando i problemi legati al rifornimento venissero risolti.

Anche Blue Panorama ha dovuto gettare la spugna richiedendo l’ammissione alla procedura di concordato preventivo in continuità, così come vuole il Decreto Sviluppo elaborato sulla base del modello U.S.A. del “Chapter11”.

Inevitabile la mossa dell’ENAC – Ente Nazionale Aviazione Civile – che ha provveduto a sospendere la licenza del vettore attribuendogliene una “provvisoria” che porrà la compagnia aerea sotto la lente d’ingrandimento dell’Ente che, da oggi in poi, dovrà monitorare con particolare attenzione ogni sviluppo della situazione, soprattutto in ambito economico e finanziario.

Il rilascio della licenza provvisoria è previsto dalla normativa europea a favore di quelle compagnie che, quando si trovino in difficoltà finanziarie, siano in grado di presentare un realistico e concreto piano di ristrutturazione da realizzarsi in tempi brevi, ovvero nell’arco di un anno.

La società ha fatto sapere che la continuità operativa è garantita su tutte le tratte e per tutti gli impegni già assunti con i passeggeri e i tour operator, e che la procedura di concordato è stata adottata proprio per mantenere il proprio ruolo di “leader” all’interno del mercato aereo italiano e mondiale.

I sindacati, però, hanno manifestato il loro disappunto: Mauro Rossi, segretario nazionale Filt Cgil ha dichiarato che “…non è la prima e non sarà l’ultima volta che una compagnia aerea italiana si troverà in gravi difficoltà”. A caricare la dose è Antonio Divietri, portavoce dell’associazione assistenti di volo Avia: “…siamo di fronte alla cronaca di una morte annunciata… E’ mancata una programmazione per il settore, una politica industriale. Senza un’inversione di rotta nella mentalità degli imprenditori, l’Italia è condannata alla marginalità”.

Che la storia di Blue Panorama fosse da tempo segnata lo sapevano in tanti, forse tutti. Sicuramente lo sapevano gli stessi tour operator che nonostante le palesi avvisaglie hanno accettato di rinnovare i contratti per il 2013 preferendo correre il rischio di restare “a piede” piuttosto che impegnarsi nella ricerca di soluzioni alternative.

Quale sarà il destino di Blue Panorama? Quando, a luglio, e anche in occasioni precedenti, scrivemmo che questa compagnia era destinata a non terminare l’anno in pace, fummo tacciati di essere distributori di allarmismo gratuito. Lo stesso ci fu detto per la vicenda Wind Jet.

Oggi Wind Jet è un ricordo oscillante tra il disastro e la barzelletta mentre Blue Panorama intraprende una strada che nel breve volgere di un anno dovrebbe risultare risolutiva per le proprie sorti. Noi abbiamo forti dubbi: o arriva il cavaliere bianco dal portafoglio zeppo e con la voglia di vuotarlo in brevissimo tempo, o la scelta del “Chapter11”non salverà la compagnia.