Le Commissioni di Camera e Senato hanno approvato il Piano Strategico del Turismo 2023-2027 regalando quindi una grande soddisfazione al Ministro del Turismo, On.le Daniela Santanché, che ha così commentato: “Sono particolarmente orgogliosa perché finalmente l’Italia, dopo tanti anni, avrà un piano strategico quinquennale che le consentirà di esprimere le migliori potenzialità del comparto. Il via libera dalle Commissioni attività produttive di Camera e Senato è un segnale importante che mi dà grande soddisfazione. Ringrazio i componenti e i presidenti delle Commissioni per l’ottimo lavoro svolto, e le associazioni e confederate di categoria che hanno fornito spunti costanti e partecipati. A tutti voi va il mio ringraziamento per la collaborazione e l’interlocuzione proficua, in ogni momento di costruttivo confronto”.
L’approvazione al Piano Strategico è arrivata dopo un iter lungo e impegnativo, che ha visto circa quaranta (40) audizioni di associazioni settoriali e che ha consentito di valutare, e prendere in considerazione, una nutrita serie di osservazioni da queste provenienti.
La prima di queste osservazioni porta la firma dell’AIAV e riguarda proprio quella formazione scolastica sulla quale l’associazione, guidata dal Presidente Fulvio Avataneo, insiste ormai da diversi anni. Il Senato ha infatti rilevato che “…dalle audizioni è emerso un eccessivo distacco tra la formazione scolastica e le reali esigenze delle aziende che operano nei vari settori interessati…” fattore che ritiene “…opportuna una maggiore professionalizzazione delle competenze. Al riguardo, occorre promuovere in maniera decisa, in raccordo con i dicasteri competenti, gli Its e gli Ifts che possono rappresentare il punto di convergenza tra la formazione scolastica teorica e le pratiche esigenze delle imprese. Tale formazione andrebbe estesa anche alle figure manageriali che oggi si trovano a dover gestire una nuova domanda di beni e servizi”.
Su questo punto, Fulvio Avataneo ha espresso grande soddisfazione. “È la dimostrazione che il lavoro svolto dalla nostra Associazione dal 2018 ad oggi, interrotto e reso più complesso e lungo solo dalla pandemia, ha una base più che solida e ragionevole. La seppur valida formazione scolastica erogata ai ragazzi degli ITS e IFTS rimane, tuttavia, lontanissima dagli standard minimi che le imprese turistiche richiedono oggi per consentire, ai giovani, l’accesso al mondo del lavoro, mondo che per le nostre aziende si rivela sempre più costoso e che necessita, quindi, di ridottissimi tempi morti”.
Nella sperimentazione condotta dall’AIAV in collaborazione con Istituti torinesi, sono state create situazioni di “integrazione scuola-lavoro” grazie alla collaborazione di imprenditori e manager del settore turistico, che si sono volentieri prestati a tenere cicli di lezioni sui più disparati aspetti dei diversi comparti.
“Abbiamo ritenuto che il progetto di “alternanza scuola-lavoro” meritava una rivisitazione” continua Fulvio Avataneo. “Non più un paio di settimane di praticantato in agenzia, magari verso la fine dell’anno scolastico, ma un percorso di studi già dal 3° anno con una formazione mista scolastica-pratica. In questo modo, si consente agli allievi di indirizzare l’attenzione sul comparto di maggiore interesse, di approfondire la “grammatica” con la “pratica” e di giungere quindi al termine del quinquennio pronti per svolgere periodi di tirocinio retribuiti della durata di sei mesi e, alla fine, di trovare collocazione in aziende che, mai come oggi, necessitano di nuove leve. Un percorso che accorcia sicuramente la distanza tra scuola e lavoro”.
Ma Camera e Senato non si sono fermate solo alla formazione: tra i tanti aspetti di rilevante importanza, sono stati oggetto di sottolineatura la revisione della professione di guida turistica, il turismo culturale, gli incentivi per l’outgoing, la sostenibilità ambientale, i grandi eventi, la defiscalizzazione e gli incentivi fiscali. Su questi ultimi punti si è ancora inserita la corposa proposta dell’AIAV che ha chiesto di consentire, alle famiglie, di detrarre il costo delle vacanze (prenotate presso le agenzie di viaggio…) dalle imposte a debito, aiutando in questo modo sia la capacità di spesa dei nostri connazionali, sia le imprese del nostro comparto.
Ora ci sarà molto da fare per far sì che si passi dalle parole ai fatti, ma AIAV – grazie al sostegno dei suoi oltre 2.300 associati – è certa di poter fornire una collaborazione forte e qualificata al Ministero del Turismo, alle imprese e al Paese.