Un'iniziativa che, se applicata, porterebbe alla chiusura le agenzie di viaggio e i tour operator, le sole realtà che oggi già tutelano i viaggiatori.
Le indiscrezioni provenienti dall’ufficio legislativo dell’Unione Europea, impegnato a ridisegnare la Direttiva dei Pacchetti Turistici, sono estremamente preoccupanti, molto più di quanto non lo sia il ritardo con cui verranno erogati i 39 milioni di euro che il Governo ha più volte promesso ma non sono mai arrivati. E quanto arriverà realmente nelle tasche degli agenti di viaggio.
Durante il suo intervento agli Stati Generali del Turismo, il nostro Presidente Fulvio Avataneo è stato l’unico a sottolineare le difficoltà causate da una Direttiva – quella attuale – troppo fortemente sbilanciata a favore dei consumatori: la pandemia da Covid non ha attaccato solo la nostra salute, ma anche la normativa, che è diventata esageratamente stringente per le nostre imprese.
Nella stessa occasione, il Presidente ha ricordato che solo nel corso del 2020 e 2021, sono fallite ben 86 compagnie aeree, che hanno lasciato centinaia di migliaia di passeggeri a terra, ovviamente senza alcun rimborso: l’obbligo della copertura insolvenza/fallimento o Fondo di garanzia, secondo noi, dovrebbe essere obbligatoria anche e soprattutto per i vettori aerei.
Oggi l’Unione Europea è intenzionata a realizzare ancora maggiori tutele a favore dei viaggiatori, imponendo l’abolizione dell’acconto che ogni cliente è tenuto a versare all’atto della prenotazione. Tali somme sono richieste dai fornitori di servizi, primi tra tutti proprio i vettori aerei che, comunque, sarebbero nuovamente esonerati dall’obbligo di tutelare i passeggeri con idonee misure protettive.
Inutile dire che – qualora le misure ipotizzate dalla Commissione Europea che le sta valutando ottenessero l’approvazione – per agenzie di viaggio e tour operator sarebbe la fine.
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ABUSIVISMO: NUOVO PUNTO SEGNATO DA AIAV.
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