L'ENIT, fondato nel 1919, con 26 uffici e personale nel mondo, è spesso considerato, dagli addetti ai lavori, un'entità che consuma una grande quantità di denaro pubblico, senza che da ciò ne conseguano risultati degni di nota. Basti pensare che nel 2015 fu commissariato dall’allora ed attuale ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini.
Il compito dell'ENIT dovrebbe essere quello di promuovere e rendere quanto più possibile appetibile il turismo italiano nel mondo.
Il ministro Garavaglia avrebbe individuato, per la figura di A.D., Giuseppe Albeggiani, laureato alla Sapienza di Roma e con specializzazioni a Yale ed Ucla, manager dall'invidiabile curriculum, anche se più in altri settori, tra cui in quello sportivo, piuttosto che in quello turistico.
Proprio da questo aspetto si sono levati i primi segnali di insoddisfazione da parte di associazioni e confederazioni. Pur rispettando tali opinioni, noi pensiamo che una persona valida, con una grande esperienza in "marketing and communications", possa rapidamente acquisire competenze tali da poter migliorare la reputazione dell'Ente, attualmente "pari a zero", come detto dall'ex Ministro del Turismo Centinaio.
Se poi si ricorda che anche le gestioni di A.D. provenienti direttamente dal mondo del turismo non sono servite a risolvere né a migliorare la situazione, ci sentiamo di appoggiare la scelta del neoministro, convinti che una preparazione di livello nel campo del marketing e della comunicazione sia financo più utile rispetto ad una capillare preparazione "turistica".
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